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24/04/2013

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25 aprile: a L'Aquila una targa per non dimenticare gli eroi e partigiani Di Federico e Berardinucci

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25 aprile: una targa per non dimenticare gli eroi

e partigiani Di Federico e Berardinucci

res  2 230413

brig maiella 230413L'Abruzzo non dimentica gli eroi e partigiani Vermondo Di Federico e Renato Berardinucci, medaglie d'oro al valor militare, uccisi 11 giugno del 1944 dalle truppe tedesche ad Arischia, in provincia dell'Aquila.

E gioved� 25 aprile alle ore 18.30 in una cerimonia a cura dello Iasric, l’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea, e l’Amministrazione dei Beni Separati, verr� apposta una targa commemorativa al casolare di fronte al cimitero di Arischia.

res 3 230413Questi i fatti e i protagonisti:�Vermondo di Federico, bracciante di Picciano era entrato dopo l'8 settembre 1943 nella formazione partigiana "Giacomo Leopardi", operante a nord di Pescara, distinguendosi per la sua audacia. Fu catturato dai tedeschi nel giugno del 1944 e condannato a morte.�Renato Berardinucci, nato a Philadelphia, figlio di italiani emigrati nel Nord America, era entrato nelle file della resistenza abruzzese, dando il suo aiuto ai prigionieri anglo-americani fuggiti dai campi di concentramento, grazie alla conoscenza della lingua. Fu catturato dai nazisti mentre stava portando in salvo, sulle montagne dell'Aquilano, alcuni paracadutisti alleati.

res 4 230413Il destino di Renato Berardinucci e Vermondo Di Federico si incontr�dunque�ad Arischia,�dove era di stanza il�comando�tedesco. Ed entrambi insieme ad altri partigiani�furono�condannati�sommariamente alla fucilazione.

Quando i tedeschi ebbero allineati i condannati contro il muro del cimitero, poco prima della scarica del plotone di esecuzione, con uno sguardo di intesa�Berardinucci e Di Federico�decisero di tentare il tutto per tutto�e come ricorda la motivazione della decorazione al valore, ''con un gesto di sublime follia, si scagliarono armati soltanto della loro volont� e della fede contro il plotone di esecuzione''. Un gesto disperato che non gli salv� la vita, ma che gett� scompiglio tra i militari tedeschi, e consent� ai loro compagni di fuggire e salvarsi.

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