29/09/2012
Istanza di coltivazione nel Comune di Bomba del giacimento di gas naturale
“Colle Santo” da parte della Forest CMI S.p.A.:
il Ministero dello Sviluppo Economico
non ammette Legambiente e WWF nella Conferenza di Servizi.
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�Fatto grave che dimostra come il rilancio delle attivit� estrattive prospettato dal ministro Passera limiti la partecipazione dei cittadini ed esautori i territori dalle decisioni.�
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Legambiente e WWF diffidano il Ministero dello Sviluppo Economico.
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Il Ministero dello Sviluppo Economico non ha ammesso, nemmeno come uditori, le associazioni Legambiente e WWF nella Conferenza di Servizi del primo ottobre prossimo che, in maniera del tutto “inusuale”, affronter� sul tavolo nazionale la controversa vicenda della richiesta, da parte della Forest CMI, di coltivazione del giacimento di gas naturale nel comune di Bomba.
�Il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera svela le sue carte: per rilanciare la strategia nazionale delle nuove trivellazioni occorre limitare la partecipazione dei cittadini ed esautorare i territori e gli enti locali dalle decisioni�, dichiarano Angelo Di Matteo, presidente di Legambiente Abruzzo, e Dante Caserta, vicepresidente nazionale WWF.
Si tratta di un fatto grave che non trova precedenti nella storia mineraria nazionale dove, a fronte del diniego della Commissione VIA Regionale, in attesa di un giudizio di merito da parte del TAR Abruzzo, e nelle more di un ulteriore pronunciamento della Commissione VIA Regionale, il Ministero, seguendo alla lettera quanto richiesto dalla Forest CMI, decide di forzare le regole a discapito della collettivit�.
�Perch� non ammettere la societ� civile alla conferenza del primo ottobre prossimo? – chiedono Angelo Di Matteo e Dante Caserta – Cosa vuole fare il Ministero dello Sviluppo Economico in quella sede? Pensa forse di superare l’opposizione all’intervento della Forest CMI che enti locali, regione, associazioni, comitati e cittadini abruzzesi hanno manifestato in maniera chiarissima? Ci appelliamo, in primo luogo alla Regione, e poi agli Enti locali invitati, affinch� mantengano le posizioni pi� volte espresse e difendano gli interessi della collettivit��.
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