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12/09/2012

Inserito da Antonio | 0 commenti
Legambiente: forti e gravi carenze nello studio di impatto ambientale in merito alla realizzazione del Pozzo Esplorativo Santa Liberata di Scerni

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Permesso di Ricerca Civita: forti e gravi carenze nello studio di impatto ambientale.

Legambiente: �La documentazione tecnica della Medoilgas sul pozzo esplorativo di Santa Liberata � del tutto insufficiente ed inadeguata. Il quadro � complesso e preoccupante�.

logo legambiente 120912Pescara, 12 settembre 2012 - Nel presentare le sue osservazioni al Comitato VIA della Regione Abruzzo sul progetto di �Pozzo esplorativo Santa Liberata� che la Societ� Medoilgas intende realizzare nel Comune di Scerni all�interno del permesso di ricerca denominato Civita, Legambiente ha evidenziato forti e gravi carenze nello studio di impatto ambientale.

La Medoilgas ha operato con grande superficialit�: in un contesto idrogeologico fragile e compromesso, manca ogni verifica di stabilit� del pendio che comprende anche l�abitato cittadino, mancano gli studi sulle acque sotterranee, manca la valutazione di incidenza ambientale, mancano gli studi sulla flora e sulla fauna, manca la caratterizzazione delle rocce e terre da scavo. Carenti o del tutto insufficienti risultano essere gli studi e le simulazioni sulle emissioni in atmosfera e sulla combustione del gas di prova, sull�inquinamento acustico e sugli effetti delle vibrazioni nel sottosuolo. Non da ultimo, infine, il sito risulta praticamente inaccessibile. Il tutto a 500 metri dal centro abitato di Scerni e dalla contrada Santa Lucia del Comune di Pollutri.

�Si tratta di un quadro preoccupante � dichiara Luzio Nelli, membro della segreteria regionale di Legambiente � che rischia di ipotecare seriamente il futuro di questo piccolo centro e delle attivit� economiche connesse, a partire dall�agricoltura di qualit� e dal turismo sostenibile. C�� un rischio alto di incidenti che non vale la pena di correre, a maggior ragione considerando che i quantitativi potenzialmente presenti sono irrisori rispetto ai quantitativi stimati dalle complesse politiche energetiche nazionali�.

�Ha senso tutto questo? � interviene Giuseppe Di Marco, membro della segreteria regionale di Legambiente Abruzzo � Qual � il vantaggio per questo territorio e per la Regione Verde d�Europa? Il legame identitario col territorio rappresenta un valore unico al mondo, il vero asset strategico su scala globale. La necessit� ormai indiscussa del rafforzamento dell�identit� e della riconoscibilit� come fattori competitivi testimonia un graduale, ma sempre pi� evidente, cambio di paradigma nello sviluppo. Al centro di tale trasformazione dev�esserci un modello di gestione del territorio fondato sulla qualit�, sul paesaggio, sul giusto connubio tra innovazione e valorizzazione dei fattori e dei saperi locali, sul rispetto dei luoghi di origine e sulla salvaguardia dei beni ambientali. Siamo convinti sia questo il modello di sviluppo sul quale occorre costruire il futuro di questo territorio e della Scerni che verr�: direzione gi� tracciata da identit� storiche come l�Istituto Tecnico Agrario, la Cantina San Panfilo, l�Accademia della Ventricina e il Centro Appennino Parco d�Europa�.

Ufficio stampa� Legambiente Abruzzo

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