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29/10/2012

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Presentato stamane il dossier sulla qualit� ambientale nei capoluoghi di provincia. Chieti e Teramo fanno un poderoso balzo in avanti, stabili L�Aquila e Pescara

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Presentato stamane il dossier sulla qualit� ambientale nei capoluoghi di provincia

“Ecosistema Urbano 2012”

Chieti e Teramo fanno un poderoso balzo in avanti,

stabili L’Aquila e Pescara

�Le citt� possono essere il fulcro di un rinnovamento radicale del Paese�

ecosistema urbano-logo 291012Pescara, 29 ottobre 2012 – � crisi, ma la penuria di risorse non � sufficiente a spiegare la brusca e preoccupante battuta d’arresto delle politiche ambientali urbane: prima ancora di quella economica, pare esserci una crisi della capacit� di fare buona amministrazione.

Nella XIX edizione di Ecosistema Urbano, l’annuale ricerca sullo stato di salute ambientale dei capoluoghi di provincia italiani curata da Legambiente e Ambiente Italia, realizzata con la collaborazione editoriale del Sole 24 Ore e presentata stamattina a Venezia, viene evidenziato come smog e perdite idriche rimangano il tallone d’Achille dell’Abruzzo, ma arriva un incoraggiante miglioramento sul fronte dei rifiuti. Non crescono, anzi in alcuni casi diminuiscono, le isole pedonali, le zone a traffico limitato e le reti ciclabili urbane. (v. tabella in allegato)

Nella classifica nazionale delle 45 piccole citt� capoluogo di provincia – con meno di 80mila abitanti – in “Ecosistema urbano 2012”, Chieti e Teramo fanno un poderoso balzo in avanti rispetto alla classifica 2011: Chieti passa dal 23esimo al 12esimo posto e Teramo dal 29esimo al 20esimo, mentre L’Aquila rimane stabile al 35esimo posto. Anche Pescara si conferma alla 37esima posizione nella classifica delle 44 medie citt�, con popolazione tra 80mila e 200mila abitanti.

I dati sulla qualit� dell’aria a Pescara risultano non definiti nel dossier “Ecosistema urbano 2012”, ma confrontando i dati del dossier “Ecosistema urbano 2011” con i dati del dossier “Mal’aria 2012” a Pescara la qualit� dell’aria risulta peggiorata vistosamente: a fronte di una media di 34 μg/mc dei valori medi di PM10 annuali registrati a Pescara, quest’anno apprendiamo dal dossier “Mal’aria 2012” che la media giornaliera del 2011 � stata di ben 50 μg/mc. Riscontriamo, tuttavia, un piccolo miglioramento a Teramo, che da 22esimo passa alla 19esima posizione. Se resta nella media italiana la produzione abruzzese pro capite di rifiuti nei capoluoghi, per la raccolta differenziata abbiamo risultati pi� soddisfacenti: Teramo entra nella rosa dei cinque migliori in Italia, diminuendo inoltre del 10% nella produzione annua di rifiuti pro capite. Chieti migliora mentre Pescara e L’Aquila rimangono stabili; di quest’ultima non viene presa in considerazione la raccolta porta a porta avviata nel 2012.

Rimane infine bassissima l’efficacia delle politiche energetiche e di energie alternative, praticamente immutata rispetto allo scorso anno: il che, in un contesto in crescita, fa scendere i capoluoghi abruzzesi di alcune posizioni nelle rispettive classifiche.

�Le citt� – spiega Antonio Sangiuliano, direttore di Legambiente Abruzzo – possono essere il fulcro di un rinnovamento radicale del Paese, perch� insieme alla costruzione di un’economia a bassa emissione di anidride carbonica e la messa in sicurezza dei territori e degli edifici, rappresentano la via maestra per uscire dalla crisi economica e dal declino. Il rinascimento urbano � possibile, non � un’utopia, ma oltre ad una politica regionale pi� attiva e consapevole in questa direzione, serve anche il coinvolgimento e la consapevolezza delle singole persone�.

�La riduzione degli impatti ambientali sulle citt� pu� creare opportunit� economiche per il pubblico, il privato, la collettivit� – spiega Luzio Nelli, della segreteria di Legambiente Abruzzo – Sono diverse le best practices a dirci che � possibile produrre significativi cambiamenti nel modo di gestire e vivere la citt�. Il vero motore resta la voglia di fare, e a dispetto della crisi (o forse proprio in ragione della crisi) l’utilizzo delle energie pulite e l’efficiente gestione dei rifiuti vanno verso la direzione di una Green Economy consapevole e produttiva per tutti�.

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