Dopo oltre cinque anni, arriva l’assoluzione per l’ex consigliere Comunale Fioriti: ‘L’accusa di procurato allarme non costituisce reato’

Comunicato

Dopo Oltre cinque anni di derisione e speculazione su un fatto che avrebbe dovuto essere serio ed approfondito, e non preso a pretesto per speculazioni politiche di basso conio (poi rivoltatesi TUTTE contro chi le faceva ),

“ Il Tribunale di Lanciano – Giudice dott.ssa Cantelmi – assolve Carmine Fioriti dalla contravvenzione di cui all’art.658 Cod. P?en ( Procurato allarme) perch� IL FATTO NON COSTITUISCE REATO”.

Cos� gioved� mattina, alla fine dell’ennesima udienza che vedeva l’ex consigliere comunale di Progetto Atessa, oggi portavoce cittadino di Fratelli d’Italia, difendersi, con l’ausilio dell’Avv. Placido PELLICCIA del Foro di Pescara, dall’ accusa di “procurato allarme”.

La vicenda risale ad oltre cinque anni fa, quando il consigliere inoltr� una lettera al Prefetto di Chieti, chiedendo la riunione del COSP (Comitato Ordine e Sicurezza pubblica) affinch� si potesse valutare l’opportunit� di fare dei controlli antidroga in Atessa, considerata la segnalazione di alcuni genitori circa �la possibilit� di coinvolgimento di minori nell’uso di sostanze stupefacenti leggere. Invece il consigliere venne denunciato.

Il reato poteva essere da subito oblato (pagamento di una piccola somma e cancellazione dello stesso), ma Fioriti ha ritenuto di andare avanti perch� riteneva assolutamente inaccettabile essere denunciato per una cosa del genere, visto che si era prodigato per informare le autorit� al fine di una loro decisione a favore della collettivit�.

Fioriti, infatti, non � estraneo al mondo dello stupefacente. Per tutti gli anni 90 � stato �responsabile della sezione narcotici della Questura di �Savona, nel corso dei quali ha riportato eccellenti risultati con il sequestro di oltre 500 kg di hashish e ben oltre 300 kg di cocaina sulle navi che provenivano dalla Colombia. Sempre lo stesso ha riportato importantissimi risultati nel campo della criminalit� organizzata, dirigendo la squadra mobile di Biella e l’Ufficio Provinciale Generale di soccorso pubblico, �sequestrando un quantitativo enorme di sostanze stupefacente ed infliggendo alla criminalit� organizzata, soprattutto quella dedita alla diffusione di stupefacente di vario tipo, �durissimi colpi. �

E, proprio in virt� di questa sua esperienza, aveva ritenuto di illustrare al Prefetto la situazione atessana, nella speranza di maggiori controlli; controlli che – comunque sia - �fanno sempre bene alla cittadinanza, al di l� della presenza o meno di episodi criminali di rilievo.

Il processo si � trascinato per oltre cinque anni e, il 20 giugno scorso, era finanche caduto in prescrizione. Ma cos� come per la oblazione, Fioriti ha rinunciato a questo Istituto ed ha voluto andare avanti sino al completo e �totale� riconoscimento della sua innocenza.

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Cos� Fioriti al termine dell’udienza:

“Sono trascorsi oltre 5 anni da quando, come Capogruppo di Progetto Atessa, richiesi attenzione e sensibilizzazione verso i pi� giovani per il non utilizzo di sostanze stupefacenti, dopo che non pochi genitori avevano riferito situazioni preoccupanti.

Fui denunciato per procurato allarme e politicamente deriso (salvo poi essere puntualmente smentito in fatto di criminalit� a Valle, infiltrazioni mafiose etc. etc. ) .

I giovani - continua Fioriti - sono il futuro e vanno tutelati e messi in guardia dai pericoli, soprattutto in fatto di droga.� Questo non � procurare allarme, ma agire da Buon Padre di Famiglia.

Per i ragazzi del futuro, per quei ragazzi atessani deceduti per l'utilizzo di queste sostanze e fermamente convinto di essere nel giusto, sostenuto dal mio gruppo e dai genitori che mi avevano avvicinato,� ho deciso di rifiutare prima l'oblazione ed oggi la prescrizione.

Ho voluto essere giudicato perch� sapevo di essere nel giusto e sono stato assolto perch� il fatto non costituisce reato. Abbiate sempre la forza di denunciare fenomeni sbagliati e fiducia nella giustizia.� Questi sono valori e� messaggi� per i quali mi sono battuto in tutta la mia vita e che mi� hanno sorretto nel corso di questo lungo iter processuale� per un reato apparentemente insignificante,� ma che andava ad inficiare anni ed anni di lotta dura e di sacrifici immani per la�� legalit� e giustizia.

Un grazie di cuore al mio Gruppo che non � mai venuto meno, al circolo cittadino di Fratelli d’Italia ed al mio avvocato Placido PELLICIA del� Foro di Pescara”.

Comunque sia, al di l� degli aspetti legali, con la mia assoluzione riprendono FINALMENTE coraggio e vigore tutte quelle persone che, proprio in occasione della mia imputazione, si erano rifugiati all’interno del proprio mutismo,� nell’assistere o nell’osservare azioni poco lecite, ripetendo sino all’ossessione� che “avrebbero continuato a farsi i fatti loro per non fare la mia fine”.

Ecco, costoro si devono sentire rinfrancati perch� la giustizia c’� e perch� obiettivamente qualsiasi tipo di malaffare va denunciato senza esitazione e qualsiasi azione illecita va portata all’attenzione della pubblica autorit�.

Ed infine, nonostante il lungo lasso di tempo per addivenire alla mia assoluzione, va detto che questa� � l’ultimo suggello alle nostre ragioni. Infatti, praticamente, in materia di sicurezza abbiamo avuto sempre e comunque ragione: l’abbiamo avuta allorquando si sono verificati fatti incresciosi e pericolosi nella valle del Sangro, quando abbiamo cercato e fatto intervenire i reparti anticrimine della polizia di Stato, allorquando abbiamo insistito sulla necessit� di maggiori presidi a Valle ed abbiamo avuto il coraggio di denunciare la possibilit� di infiltrazioni mafiose in tutta la vallata sino alle coste.

�Tutte cose che si sono materializzate e verificate e che rinfacciamo a tutti coloro, non soltanto locali, che ci avevano gratuitamente derisi ed offesi con l’affermare �chiaramente che la “nostra zona non poteva essere il foggiasco”.

Poi…. “il foggiasco” � stato scoperto proprio da Noi……””