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06/05/2020

Inserito da Antonio Calabrese | 0 commenti
Fase 2 alla ASL di Chieti, che per il Covid Hospital di Atessa richiede alla Regione l�attivazione di funzioni di Terapia intensiva, Pneumologia e Malattie infettive

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Fase 2, alla Asl di Chieti riprende l’attivit� chirurgica
Pazienti Covid trasferiti ad Atessa che Azienda e Universit� intendono individuare come ospedale di riferimento per il Coronavirus

“Fase 2” anche per la Asl Lanciano Vasto Chieti che avvia oggi una ripresa graduale e in sicurezza degli interventi chirurgici negli ospedali della provincia. A Chieti, in particolare, le Chirurgie riaprono dopo essere state accuratamente sanificate, con percorsi nettamente separati dalle aree Covid, i cui pazienti dimissibili vengono progressivamente trasferiti al Covid Hospital di Atessa. In accordo con l’Universit� di Chieti, la Asl ha proposto alla Regione Abruzzo l’attivazione ad Atessa di funzioni di Terapia intensiva, Pneumologia e Malattie infettive, come previsto dal Ministero della Salute per questa tipologia di strutture.

Il piano della Direzione sanitaria aziendale ha previsto un’organizzazione che consentir� comunque di espandere rapidamente le attivit� Covid in presenza di eventuali scenari di evoluzione dell’epidemia.�

A ripartire saranno le attivit� chirurgiche programmate non ulteriormente rinviabili in base alla classe di priorit� (ovvero le classi A e B, a cominciare dai pazienti gi� in lista e per i quali sono trascorsi i 60 giorni di attesa), alla patologia (ad esempio gli oncologici) e alla condizione clinica.�

Il percorso prevede la verifica delle liste di attesa: la Asl contatter� i pazienti per confermare la volont� e l’esigenza di essere sottoposti a intervento. Successivamente, una settimana prima della data indicata, tramite triage telefonico se ne valuteranno attentamente condizioni e sintomatologia. I pazienti sintomatici o che abbiano avuto contatti Covid seguiranno un percorso separato. Per gli altri il giorno prima dell’intervento si proceder� al ricovero. Tra gli esami di prericovero sar� eseguito il tampone rinofaringeo per escludere la positivit� al virus.�

Le Direzioni mediche di presidio stanno definendo la capacit� produttiva degli ospedali e, dunque, il numero di interventi che � possibile eseguire, organizzando spazi e risorse in modo da tenere conto della domanda di prestazioni sanitarie da parte del bacino di utenti di riferimento territoriale.

�L’evoluzione del quadro epidemiologico - spiega il direttore sanitario aziendale, Angelo Muraglia - consente oggi di pianificare il graduale riavvio delle attivit� chirurgiche programmate che le disposizioni regionali avevano limitato agli interventi in urgenza ed emergenza. I cittadini possono stare tranquilli e tornare a rivolgersi ai nostri ospedali anche per le altre patologie. Successivamente riprenderanno gradualmente anche le attivit� ambulatoriali, come da ordinanza regionale�.

covid hospital 0605201

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