25/06/2020
Emergenza cinghiali e danni agli agricoltori, le proposte di Cia Abruzzo per risolvere il problema
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“La situazione cinghiali � fuori controllo, occorre un piano faunistico-venatorio regionale efficace”. Per la Cia-Agricoltori Italiani Abruzzo il problema degli ungulati continua a dilagare mettendo a serio rischio l’agricoltura e la pubblica incolumit�.
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“Accogliamo con favore il provvedimento della regione Abruzzo che autorizza l'uso di fonti luminose e prolunga fino a mezzanotte la possibilit� di caccia di selezione al cinghiale”, afferma Mauro Di Zio, presidente di Cia Abruzzo, “Ma continuiamo a ricevere allarmate segnalazioni da parte dei nostri soci, che ci riferiscono di ingenti danni causati dai cinghiali alle coltivazioni agricole”.
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Le razzie nei campi di cereali, ceci, piselli, meloni sono all'ordine del giorno e riguardano non pi� solo le aree interne, ma anche il territorio in prossimit� della costa, vanificando il lavoro di mesi ed investimenti di migliaia di euro ad ettaro, compromettendo inesorabilmente le operazioni di raccolta e di trebbiatura. Il tutto in attesa che, tra qualche tempo, l'attenzione dei branchi di cinghiali si sposti su ortaggi, mais e vigneti.
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“Il piano faunistico regionale � ancora fermo al palo e le azioni di selezione e controllo non riescono a garantire la sostenibilit� della situazione neanche in quelle realt� dove gli Ambiti Territoriali di Caccia ci mettono impegno”, continua Di Zio che chiede alle istituzioni regionali di eliminare il regime “de minimis” cos� da prevedere il totale risarcimento dei danni da fauna selvatica.
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Sono quattro le richieste da presentare alla Regione emerse nell’ ultimo incontro con i rappresentanti degli ATC Chietino-Lancianese, Vastese e Pescara a� cui erano presenti anche il presidente Cia Chieti-Pescara Nicola Sichetti, e il direttore Cia Chieti-Pescara Alfonso Ottaviano.
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“Vista la perdurante situazione emergenziale determinata da un aumento esponenziale del numero dei cinghiali sul territorio regionale e constatata l’impossibilit� di provvedere a riforme della Legge nazionale sulla caccia (legge 157/1992) in tempi brevi, suggeriamo di adottare misure congrue e potenzialmente idonee a ridimensionare la popolazione di cinghiali”.
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1.�������� Regolamentazione specifica della Caccia di selezione in notturna, da attuarsi esclusivamente dietro “richiesta di intervento” da parte degli agricoltori.;
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2.�������� attuazione “immediata” dell’attivit� di controllo “emergenziale” nelle aree protette, anche senza attendere la predisposizione di uno specifico Piano di Controllo (seguendo l’esempio di alcuni Comuni che l’hanno gi� fatto nel territorio regionale);
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3.�������� approvazione in tempi brevi del Piano Faunistico Regionale con revisione della proposta (in esso contenuta) di zona vocata e zona non vocata;
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4.�������� creare correttivi all’attuale Regolamento Regionale sugli Ungulati (1/2017) permettendo ai singoli ATC di poter stabilire autonomamente il numero di componenti minimi della squadra e di battute da effettuare, sulla base dell’ampiezza del territorio e della capacit� gestionale delle singole squadre, per far si che si garantisca categoricamente un adeguato equilibrio tra il livello di controllo delle specie, sicurezza stradale e soprattutto tutela delle colture. Riteniamo comunque importante aumentare il numero dei componenti di ciascuna squadra, ma chiediamo anche a chi la pensa diversamente su questo punto, di dimostrare l’efficacia dei risultati anche con squadre numericamente pi� piccole.
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CIA - Agricoltori Italiani Abruzzo
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