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27/04/2020

Inserito da Antonio Calabrese | 0 commenti
Coronavirus, Confartigianato: 'Inaccettabili 3 mesi di stop per acconciatori ed estetisti, cos� si alimenta l'abusivismo'

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CORONAVIRUS, CONFARTIGIANATO: "INACCETTABILI 3 MESI DI STOP PER ACCONCIATORI ED ESTETISTI"
Associazione Chieti L'Aquila: "Perdite per decine milioni di euro e migliaia di posti di lavoro a rischio. Cos� si alimenta l’abusivismo".

Chieti, 27 aprile. Incomprensibile e inaccettabile. Cos� Confartigianato Chieti L'Aquila definisce la decisione del Governo di rinviare al primo giugno la riapertura di acconciatori e centri estetici. Concreto, secondo l'associazione, il rischio di ripercussioni sull'occupazione, in un settore che in Abruzzo d� lavoro a migliaia di operatori. La perdita economica, secondo le stime dell'associazione, � di svariate decine di milioni di euro, pari al 20% circa del fatturato annuo. Oltre ad una crescita esponenziale del fenomeno dell'abusivismo, il rischio, ora, � che molti addetti non ce la facciano a ripartire.�
"Il 4 maggio saranno nove settimane di chiusura. E' impensabile chiedere di stare fermi altre quattro settimane - afferma il presidente Confartigianato Acconciatori Chieti L'Aquila, Denis Iezzi (nella foto sotto)- Tutto questo non far� altro che alimentare il sommerso, sia perch� i clienti non vogliono pi� attendere sia perch� gli operatori non riescono pi� a reggere dato che lo Stato non li aiuta. Di conseguenza c'� chi � disposto a correre rischi".
"La decisione di attendere il primo giugno � inaccettabile ed incomprensibile. Ci dicono che dobbiamo abituarci a convivere con il virus, ma allora perch� aspettare un altro mese? Ci insegnassero a convivere con il Covid-19. Con senso di responsabilit� abbiamo elaborato tempestive proposte dettagliate su come tornare a svolgere queste attivit� osservando scrupolosamente le indicazioni su distanziamento, dispositivi di protezione individuale, igiene e sanificazione. Proposte che penalizzano fortemente il lavoro, ma della cui importanza siamo consapevoli. Il primo giugno - aggiunge - cosa potremo fare di pi� rispetto ad oggi? E' inammissibile".
"E' fondamentale, a questo punto, inasprire i controlli contro l'abusivismo e cercare di arginare quanto pi� possibile il lavoro sommerso. La nostra associazione, su tutti i livelli, dal nazionale a quelli locali - conclude Iezzi - non rester� in silenzio e far� la sua parte".

denis iezzi 270420

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