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23/04/2020

Inserito da Antonio Calabrese | 0 commenti
Confcommercio chiede aiuti immediati a Stato e Regione per le imprese prossime ad affrontare la fase 2 dell�emergenza coronavirus

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bcc 2304201

Confcommercio chiede aiuti immediati a Stato e Regione per le imprese prossime ad affrontare la fase 2 dell’emergenza coronavirus con Fipe Confcommercio che auspica la possibilit� per i ristoranti di effettuare l’asporto e non solo la consegna a domicilio.

Aiuti finanziari certi ed immediati per le imprese del territorio, messe in ginocchio dalla pandemia coronavirus. E’ quanto chiede Confcommercio Chieti in vista della cosiddetta “fase 2” pronta a scattare dal 4 maggio. In queste settimane di lockdown per gran parte delle attivit� economiche, l’attenzione di Confcommercio � stata rivolta essenzialmente alle dinamiche dell’emergenza sanitaria e a tutte le persone e le categorie impegnate senza sosta a fronteggiare in prima linea questa epidemia. Nella “fase 2” ormai alle porte, il passaggio del testimone sar� dai medici e infermieri ai commercianti ed artigiani oltre che ai loro dipendenti, chiamati sul territorio ad affrontare e gestire l’altra emergenza, quella economica e sociale. Il commercio, in particolare quello di vicinato, � certamente tra i settori pi� colpiti, al pari di quello del turismo, entrambi vero pilastro dell’economia abruzzese e chietina. Questo tessuto di piccole imprese necessita di un aiuto economico-finanziario immediato per contenere per quanto possibile gli inevitabili effetti negativi delle chiusure e per sostenere l’onerosit� dei costi per ripartire in sicurezza, con la messa in posa di strutture di distanziamento e parafiato, l’acquisto di mascherine e guanti, il costo della sanificazione degli ambienti, la segnaletica, le vetrofanie, i dispenser di gel e, laddove siano presenti, impianti di climatizzazione/ventilazione, la disinfezione e sostituzione dei filtri e chiss� di quanti altre prescrizioni con il prossimo DPCM. E’ necessario anche un’accelerazione dei pagamenti della cassa integrazione di cui ancora si hanno tempi certi e un prolungamento degli ammortizzatori sociali. Se non ci saranno tempi brevi sar� difficile che i cittadini torneranno a spendere presso i negozi che, di conseguenza, alzerebbero le saracinesche inutilmente. Altres� � improcrastinabile una moratoria sugli affitti a cui si aggiunge come gi� richiesto da altre regioni, al credito d’imposta del 60% previsto dallo Stato, un indennizzo da parte della Regione del 40% per i canoni di locazione. C’� poi il mondo della ristorazione, la cui riapertura si prevede un po’ pi� in l�, che chiede a gran voce di poter effettuare il take away, come gi� concesso in alcune regioni per ultimo la Toscana. Asporto e consegne a domicilio consentirebbero almeno un minimo di incassi a queste attivit� chiuse dallo scorso mese di marzo. Inoltre � fondamentale ripristinare i voucher per avere il massimo della flessibilit� quando ci sar� la ripartenza. “Le imprese non avranno il tempo di aspettare il vaccino, nell’arco di un paio di mesi moriranno e sar� un dramma per migliaia di famiglie e dei loro collaboratori. E’ per questo che il Governo centrale e in aggiunta quello regionale devono con urgenza costruire un percorso di sopravvivenza finanziaria- afferma Marisa Tiberio, presidente provinciale Confcommercio Chieti- che permetta alle imprese di tornare ad essere un valore per le nostre citt�. In attesa dell’imminente decreto, ci aspettiamo indicazioni chiare per la riapertura delle attivit� in sicurezza per titolari, dipendenti e clienti con un congruo anticipo in modo da dare a tutti noi la possibilit� di organizzarci per tempo e che ci vengano rilasciate le autorizzazioni per muoverci ai fini di adeguare gli spazi delle nostre attivit� nella massima sicurezza per titolari, dipendenti e clienti.” Poi arriva un plauso all’ente camerale per i progetti lanciati durante l’emergenza coronavirus. “Siamo grati come categorie alla Camera di Commercio per le iniziative messe in campo a sostegno delle imprese in difficolt� attraverso bandi- aggiuge Tiberio- finalizzati all’abbattimento degli interessi per la sicurezza sui posti di lavoro e a favore della digitalizzazione, ormai necessaria per le imprese operanti in ogni settore.”

marisa tiberio 230420

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