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17/04/2020

Inserito da Antonio Calabrese | 0 commenti
Confcommercio scrive ai sindaci del territorio e chiede l�annullamento delle imposte locali fino al termine dell�anno a causa dell�emergenza coranivurus

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bcc 170420

Una lettera accorata, indirizzata ai sindaci del territorio, per chiedere l’immediato annullamento delle imposte a carico delle attivit� produttive in palese difficolt� a causa delle conseguenze determinate dalla pandemia coronavirus. E’ stata inviata a firma del presidente provinciale di Confcommercio Chieti, Marisa Tiberio, dei consiglieri provinciali dell’associazione di categoria e dei rappresentanti territoriali delle sigle Federmoda, che racchiude al suo interno i titolari di attivit� commerciali specializzate nel settore dell’abbigliamento, delle calzature, delle pelletterie e del tessile per la casa, Federalberghi, Fipe (ristoranti e bar) e degli ambulanti Fiva. La situazione, ovviamente, � grave considerando che i segni meno, ormai, hanno raggiunto percentuali catastrofiche per il commercio a sola esclusione dei prodotti alimentari e di quelli di largo consumo confezionati che nel mese di marzo hanno toccato incassi record. “Caro sindaco nel mese di marzo- si legge nella missiva inviata ai primi cittadini di Chieti e provincia- abbiamo registrato un tonfo dei consumi del 31,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per molti comparti c’� stato quasi un fermo totale con il turismo che ha toccato quota -95% degli ospiti nelle strutture ricettive della zona mentre le immatricolazioni di auto a privati si sono attestate ad un eloquente -82%. Si sono addirittura azzerati gli introiti per l’abbigliamento e le calzature, anche in forma ambulante. Il settore della ristorazione, invece, ha fatto registrare “solo” un calo di scontrini e fatture pari al -68% grazie alle consegna a domicilio.” Una sorta di bilancio di guerra, quindi, che, sottolinea Confcommercio, non ha paragoni nella storia della Repubblica Italiana. Non a caso il presidente di Confcommercio nazionale, Carlo Sangalli, ha chiesto al Governo un’immediata iniezione di liquidit� per le imprese commerciali del Paese. La presidente Tiberio, nella missiva girata ai sindaci, va oltre e chiede ai Comuni l’apertura immediata di un tavolo di confronto per evitare che il comparto produttivo locale muoia per sempre. “Bisogna con urgenza dare un nuovo calendario a tutto ci� che riguarda le tasse gravanti sulle attivit� produttive. In tal senso- spiega Tiberio- chiediamo alle amministrazioni comunali di annullare tasse, tributi e utenze, comprese la tassazione locale Tosap, l’Imu, l’imposta di pubblicit�, la Tari, e la tassa di soggiorno nei Comuni, fino al termine del 2020. E’ chiaro che siamo chiamati ad affrontare una fase di contrazione straordinaria che non pu� lasciare nessuno indifferente.” Di conseguenza, a conclusione della missiva, Confcommercio auspica che i sindaci mostrino “vicinanza alle categoria rappresentate firmatarie della lettera.” “Per riaprire le attivit� di questa provincia- aggiunge Tiberio- � necessaria una strategia complessiva da condividere.”

marisa tiberio 170420

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