29/03/2020
Ritengo l’intervento del consigliere regionale Francesco Taglieri e del suo collega di partito Emilio Falcone, sulle sorti del nostro ospedale, che propongono di riaprire la chirurgia ad Atessa piuttosto che destinare tale presidio ai pazienti Covid non gravi, un altro atto di irresponsabilità o forse anche di insensatezza. Siamo nel caos più totale a livello nazionale, con le Regioni che, di ogni colore politico, tentano di arrangiarsi come meglio possono, in assenza di posti letto e forniture sanitarie salvavita. Mancano addirittura i dpi la cui competenza all'acquisto e' della protezione civile nazionale, la quale ad oggi ha trasferito alle regioni solo mascherine prevalentemente del tipo chirurgico non adatte ai presidi sanitari a diretto contatto con i pazienti covid 19; la Regione Abruzzo ha dovuto provvedere a disporre un'anticipazione di cassa di €. 15.000.000,00 per consentire alle competenze sanitarie e di protezione civile l’attivazione in emergenza di misure a salvaguardia dell’incolumità pubblica atteso che le devoluzioni di somme da parte del Governo destinabili allo scopo tardano ad arrivare. E, nonostante tutto ciò e tanto altro, il consigliere Taglieri e il Consigliere Falcone decidono di prendersi altro spazio sui giornali e, dopo avere ricorso anche alla farsa della denuncia ai Carabinieri per la mancanza dei Dpi all’ospedale di Lanciano, ci vengono a spiegare che, in questo momento, ad Atessa la ASL dovrebbe allestire un reparto di chirurgia piuttosto che sperare di dare ricovero a 120 pazienti di Covid peraltro non gravi? Ma lo sanno che gli interventi di chirurgia (quasi tutti) non si possono fare se non è presente la terapia intensiva? E’ biasimevole il tentativo di Taglieri e Falcone di non volere essere da meno alle speculazioni dei giorni scorsi del Sindaco di Atessa Giulio Borrelli, addirittura con petizioni on line. PD/MS5 pretendono di dare lezioni a chi in questo momento sta tentando di gestire un’emergenza, reinventando delle strutture senza avere neppure un finanziamento dal governo. A livello centrale accusano tutti quelli che provano a dire la loro, di speculare e dicono che non è il momento di fare polemica invece in loco danno libero sfogo alla più bassa demagogia strumentale elettorale. Cerchiamo di stare zitti tutti e cerchiamo di metterci a disposizione di chi ha la responsabilità , in questo momento, di gestire questa drammatica emergenza. A me sembra l’unica cosa sensata da fare in questo momento.