“Punto e a capo sulle tossicodipendenze nella Regione Abruzzo”

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Premesso che negli ultimi anni, anche nella Regione Abruzzo,emergono con molta drammaticit�

cambiamenti culturali rilevanti tanto sul versante del consumo di sostanze quanto su quello delle strategie di cura e riabilitazione sociale, si tratta oggi di agire con efficacia per migliorare la qualit� di vita delle persone con disturbi da dipendenza e prevenire l’emarginazione attraverso l’offerta di una gamma di servizi diversificati e nel contempo sempre pi� integrati tra pubblico e privato.

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Per ragionare di tutto ci� si � svolto a Chieti (presso la Comunit� “Ali d’Aquila) un seminario organizzato dalla Federazione Regionale del Coordinamento Nazionale Comunit� di Accoglienza (CNCA) dall’emblematico titolo “Punto e a capo sulle tossicodipendenze nella Regione Abruzzo”.

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La giornata di lavoro ha visto la partecipazione di circa 50 operatori sociali provenienti dalle comunit� terapeutiche del CNCA dell’Abruzzo, del Molise e delle Marche.

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Dopo l’introduzione del Dr. Vincenzo Castelli, Presidente del CNCA Abruzzo-Molise, c’� stata la relazione del Dr. Riccardo De Facci, Vice Presidente Nazionale del CNCA e Responsabile nazionale dell’area tossicodipendenze, che ha evidenziato una panoramica dei servizi che oggi siano congrui per costruire risposte al complesso fenomeno delle dipendenze.

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A seguire gli interventi della Dott.ssa Franca Pierdomenico, del Servizio Dipendenze della Regione� Abruzzo, del Dr. Marco Nocchi, del Servizio Dipendenze della Regione Marche, del dr. Gianni Cordova, Presidente Federserd Abruzzo ed Ermanno Di Bonaventura, del Cnca Abruzzo e Presidente della Comunit� “Ali d’Aquila” di Chieti.

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Dopo un intenso dibattito il CNCA Abruzzo ha individuato alcuni obiettivi e tracciato un percorso operativo da mettere in atto a partire dalle prossime settimane e precisamente:

1. Contribuire a riattivare il coordinamento tra gli Enti Ausiliari della Regione Abruzzo;
2. rivedere i criteri della L. 32/2007 in materia di autorizzazione/accreditamento delle comunit� terapeutiche;
3. favorire e migliorare la collaborazione e l’integrazione tra i servizi pubblici e le comunit� federate;
4. analizzare il fabbisogno emergente che si sta modificando in relazione alle nuove modalit� di consumo delle sostanze e ad una maggiore complessit� delle problematiche ad esse connesse;
5. attenzione sul consumo di alcool, policonsumo, doppia diagnosi, pronta accoglienza, coppie o madri con minori, carcere, gioco d’azzardo;
6. favorire ed articolare in modo pi� efficiente ed efficace l’offerta terapeutiche delle strutture federate anche alla luce di quanto previsto nel Piano del Fabbisogno che la Regione Abruzzo sta predisponendo;
7. sperimentare nuovi servizi intermedi di prossimit�;
8. rilanciare la prevenzione e l’educazione a stili di vita consoni;
9. impegno particolare alla formazione degli operatori e dei volontari che operano nella nostre varie strutture.

���Presidente Federazione CNCA Abruzzo

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