18/07/2019
Comunicato stampa
�
Treglio riporta in auge il graffito, antica tecnica di decorazione a fresco. Al lavoro, in paese, maestri ed allievi
Treglio (Ch) riscopre e rilancia il graffito, particolare tipo di decorazione ad affresco che veniva utilizzata in epoca rinascimentale in Italia per abbellire le facciate dei palazzi con arabeschi e disegni a grottesche. “E' un'antica tecnica – spiegano i maestri bellunesi Laura Ballis e Giovanni Sogne, che in questi giorni, e fino a domani, sono al lavoro a Treglio dove si sta svolgendo un corso, il primo, di graffito –. Essa – continuano - fa parte del patrimonio della storia dell'arte italiana e che � stata abbandonata a fine Ottocento. Ora c'� una ripresa dell’interesse verso questa tecnica che, introdotta in varie forme artistiche, pu� essere un interessante mezzo espressivo. E, soprattutto, non pu� mancare in una Scuola, come quella di Treglio, che propone e si prefigge di insegnare l'affresco”. Il corso, di carattere nazionale, seguito da allievi giunti anche da Lazio e Piemonte, � stato organizzato dall'associazione culturale Treglio Affresco, presieduta da Antonella D'Addario, con il patrocinio del Comune.
“Un corso professionale ed emozionante, – dice D'Addario -. E' stato voluto perch� il graffito o sgraffio � una variante dell’affresco pittorico e noi non potevamo non abbracciare quest'altra avventura. E' tecnica molto pi� complessa perch� ad esempio, a differenza dell’affresco pittorico, ci sono da preparare pi� malte, ciascuna di colore diverso; non si usano pennelli ma mirette, sgorbie.... Le malte vanno abilmente sovrapposte e poi sgraffiate seguendo le linee precedentemente progettate e riportate in superficie. Alla fine si realizza un vero e proprio bassorilievo. Richiede abilit� e pazienza. Inoltre, qui, abbiamo maestri speciali, con i quali, spero di cuore, abbia inizio una stretta collaborazione”. Il graffito richiede una buona padronanza e naturalezza nel disegno. E’ necessaria una mano sicura perch� non sono ammesse esitazioni, ritocchi o correzioni.
Questi gli allievi: Carmen Contartese, Paola Di Nunzio, Maria Fars, Gabriella Bianco, Giovanna Barisci, tutti del posto e poi Maria De Vecchi di Novara, Fedora Blasco e Patrizia Gioia, che arrivano da Roma e Dina Dvdovenco di Castel Frentano. Sono tutti impegnati nella realizzazione di graffiti, sia in laboratorio sia sui muri del paese.
“Si tratta – afferma il sindaco Massimiliano Berghella – di una novit� assoluta, che precede la Settimana internazionale dell'Affresco che si svolger� dal 22 al 28 agosto prossimi. Come � stato per l'affresco, che oggi ci caratterizza e ci contraddistingue in Abruzzo e in Italia, vogliamo riportare in auge anche questa particolare ma affascinante tecnica di decorazione a fresco, che ha origini lontane e di cui, per ragioni culturali, bisogna assolutamente riappropriarsi. Un'altra bella sfida”.
�
Treglio 18 luglio 2019