06/07/2013
Il Segretario politico �di Giustizia Sociale Bruno Di Paolo, ha emesso la seguente nota:
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E’ fin troppo facile scaricare le colpe sull’Assessore Ivo D’Agostino sui ritardi e sulle inadempienze dell’amministrazione per quanto concerne il piano di emergenza comunale. Forse qualcuno volutamente dimentica che l’elemento determinante della catena operativa della protezione civile a livello comunale nell’assunzione di tutte le responsabilit� sia nell’organizzazione preventiva che nelle attivit� di controllo e monitoraggio, fino all’adozione di provvedimenti di emergenza, � il Sindaco della citt�. Allora perch� i consiglieri comunali della seconda commissione consiliare (lavori pubblici e protezione civile) si sono scagliati solo contro il povero assessore dandogli apertamente dell’incapace e chiedendone la testa? E perch� insieme alla sua non hanno chiesto �quella del Sindaco, che non poteva non sapere dell’inefficienza gestionale del suo delegato? Forse perch� potrebbe finire per far comodo un po’ a tutti far ricadere le colpe sull’assessore a cominciare proprio da Di Primio per scaricarsi di responsabilit� dinanzi all’opinione pubblica. E ancor pi� potrebbero trovare vantaggio quei� tanti consiglieri che aspirano ad occupare un posto in giunta, che vanno ormai da mesi spasmodicamente alla ricerca di un assessore da defenestrare. Comunque sia, al di la delle schermaglie politiche, � certo che bisogna agire e bisogna farlo in fretta considerato che Chieti � tra i 294 comuni a rischio idrogeologico in Abruzzo. Secondo il rapporto Ecosistema redatto da Legambiente, Chieti � un comune che svolge uno “scarso lavoro di mitigazione del rischio frane e alluvioni” con un’insufficienza abbondante pari ad un punteggio di 4,5 che colloca la citt� nelle ultime posizioni della classifica Ecosistema rischio del 2011. Il dossier rileva come siano praticamente inesistenti l’informazione ai cittadini e soprattutto rileva i troppi e gravi ritardi nella prevenzione. Non solo, �� anche da sottolineare �che Chieti, in una scala di rischio sismico che va da 1 a 4 (la prima pi� pericolosa, quella delle aree dove si verificano con maggio frequenza i terremoti pi� intensi, la 4 la meno pericolosa) �� in fascia rischio due. Il che vuol dire che il rischio per Chieti � molto alto. La storia ce lo ricorda: nel 1706 la citt� � stata fortemente danneggiata dal terremoto della Maiella (intensit� VIII grado della scala Mercalli) ed ha subito danneggiamenti a seguito dei vari terremoti del 1882, 1915 e 1933 (del VII grado scala Mercalli), per citare i terremoti recenti (Fonte Francesco Stoppa-Database Macrosismico Nazionale INGV). E allora, � evidente che sulla situazione della nostra citt� c’� veramente poco scherzare. Diamoci tutti da fare perch� la sicurezza non pu� e non deve avere colori politici e soprattutto non pu� essere strumento di interessi personali.
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