24/06/2013
Il segretario politico di Giustizia Sociale, Bruno Di Paolo (nella foto), ha emesso la seguente nota.
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A pochi giorni dall’inizio della Settimana Mozartiana quasi nessuno e' a conoscenza di come si articoler� la manifestazione, quanti salotti ci saranno, quanti e quali artisti si esibiranno.
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Ma soprattutto a pochi giorni dall'inizio della Settimana Mozartiana non � stata prevista alcuna promozione dell'evento ne si conosce il budget messo a disposizione dell’amministrazione poich� nessuna delibera � stata adottata dalla Giunta.
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Quindi, nonostante comunicati stampa, conclavi e comizi pubblici permane l'assenza di programmazione di un comune attraversato da forti tensioni politiche legate anche al tradimento delle promesse elettorali.
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Il sogno di una Chieti migliore era gi� tramontato all'indomani delle elezioni per colpa di una politica dispotica e non lungimirante che sta conducendo la citt� in una umiliante fase di arretramento sociale e culturale.
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E' pi� che legittimo il malumore che serpeggia specie tra gli esercenti della citt� i quali temono che la misteriosa gestione di questa edizione della Settimana Mozartiana - nata nel lontano 1999 dalla felice intuizione dell’allora commissario straordinario del Teatro Marrucino, Aurelio Bigi - possa avere ripercussioni negative sulla gi� asfittica economia cittadina.
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La responsabilit� di gestire la Settimana Mozartiana, con i suoi Salotti, spettacoli, personaggi, eventi, musicisti ed artisti, � passata, ancora non si sa bene il perch�, �l’anno scorso dal CDA del Teatro Marrucino all’Amministrazione Comunale.
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Forse per volonta' dell'On. Di Stefano, che pur di non vedersi addossate responsabilit�, essendo il delegato del teatro Marrucino, ha deciso di scaricare sul Comune eventuali incapacit� a livello programmatico-economico.
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Quest’anno addirittura, secondo alcuni, il budget potrebbe essere inferiore a quello dell’anno scorso: 130 mila, di cui 80 mila messi dal Comune, 40 dalla Regione e altri 10 mila da alcuni sponsor.
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Se cos� fosse sarebbe davvero preoccupante e il Sindaco dovrebbe spiegare alla cittadinanza che il problema di un budget inferiore non risiede solo ed esclusivamente nella carenza di denaro bens�, e molto, molto peggio, in quella di idee e peso politico.
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Se lo facesse dovrebbe anche giustificare il fallimento della filiera comune (Di Primio)-regione (Febbo)-governo centrale (Di Stefano) tanto sbandierata in campagna elettorale che avrebbe dovuto aprire tutte le porte e portare a Chieti una valanga di contributi e finanziamenti
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Di questi finanziamenti ad oggi non si � vista neppure l'ombra.
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Si e' trattato solo di chiacchiere e promesse al vento.
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Finora, abbiamo solo assistito al ridimensionamento di una manifestazione che fino a qualche anno fa era il fiore all’occhiello degli eventi culturali di Chieti con un budget che sfiorava i 500 mila euro.
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Per il Sindaco Di Primio la cosa pi� importante sar�, come sempre, il comunicato stampa che emetter� il giorno successivo all'evento nel quale pontificher� la sua bravura, con numeri di presenze sparati a caso (tanto chi le controlla), indispensabile per continuare ad illudere la sua coscienza ma non i cittadini di Chieti che hanno ormai capito quanto deludente sia questa amministrazione.
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