12/05/2013
Emergenza Scuole superiori: a rischio l’apertura a settembre in Abruzzo
Il Presidente dell’ Unione delle Province Abruzzesi Enrico Di Giuseppantonio: "Senza risorse � impossibile gestire le Scuole. Cos� si gioca con il futuro dei nostri giovani"
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"Senza novit� sostanziali e se il Governo non presenta un piano straordinario per l'edilizia scolastica, si mette a rischio seriamente�la riapertura delle scuole a settembre". Il Presidente dell'Unione delle Province Abruzzesi e Presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, interviene a margine della conferenza stampa dell'Unione Province d'Italia, a Roma, sull'impatto che i continui tagli alle Province da parte del Governo centrale potrebbero verosimilmente avere sulle scuole della nostra regione.
"Abbiamo illustrato dati sinceramente allarmanti e che fanno riflettere - sottolinea il Presidente Di Giuseppantonio - Dal 2008 al 2012 le Province hanno investito oltre 10 miliardi di euro in edilizia scolastica, a fronte di contributi governativi pari a zero, anzi con tagli continui su tutti i fronti. Ciononostante abbiamo continuato a destinare il 18% dei nostri bilanci alle scuole, non senza grandi sacrifici visti i fondi sempre pi� esigui e un elevato numero di servizi primari da gestire".
In particolare, le Province abruzzesi di Chieti, Pescara e L'Aquila risultato tra gli Enti pi� colpiti per quanto riguarda l'incidenza del taglio ai trasferimenti 2013 da parte dello Stato, rispettivamente del 53,8%, del 54,2% e del 51,9%: a questo punto da Roma ci spieghino cosa pretendono dalle Province in questo contesto a dir poco preoccupante".
A causa di continui ed insensati tagli, prosegue il Presidente Di Giuseppantonio, "le Province sono state costrette a ridurre di oltre 200 milioni di euro gli investimenti per l'edilizia scolastica e a chiudere oltre mille palestre in orario extra scolastico, perch� mancano fondi e personale da poter destinare".
Comunque le Province non vogliono assistere passivamente alla vicenda e hanno gi� fatto delle proposte costruttive: "Riduzione del taglio alle Province di 400 milioni di euro per il 2013, l'esclusione dai vincoli del Patto di stabilit� interno per le spese relative all'edilizia scolastica, la previsione di un piano triennale straordinario di almeno un miliardo di euro per la messa in sicurezza e l'ammodernamento delle scuole. Si tratta di decisioni delicate - conclude il Presidente Di Giuseppantonio- che riguardano il futuro dei nostri giovani, il Governo centrale ha il dovere di affrontarle ed � ora che riprenda a investire davvero�sulle scuole.�Poi non ci lamentiamo della fuga dei cervelli se non facciamo niente per fermarla".