26/02/2013
Lavoro di Pubblica Utilit� in Provincia di Chieti, risultati significativi per un progetto di grande impatto sociale. Il Presidente Di Giuseppantonio: “Una collaborazione proficua tra Tribunali e Provincia”.
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122 richieste, convenzioni con i Tribunali di Chieti, Lanciano e Vasto, 4mila 483 giorni di prestazioni lavorative, pari a 8mila 966 ore, accolte anche domande di non residenti e di dieci donne: sono questi alcuni dei risultati pi� significativi emersi nel corso di un incontro sul progetto riservato ai Lavoratori di Pubblica Utilit�, avviato nel 2011 dalla Provincia di Chieti, alla presenza del Presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, il Consigliere provinciale Paolo Sisti e i funzionari responsabili degli uffici competenti. Il progetto prevede la possibilit�, per i condannati per guida in stato di ebbrezza che si trovano nella situazione di poterne beneficiare, di svolgere un’attivit� lavorativa non retribuita presso gli uffici dell’Ente: un’occasione di riflessione e di rieducazione.
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I Lavoratori di Pubblica Utilit� sono inseriti in diversi contesti lavorativi, anche in considerazione dell’et�, della condizione fisica, delle effettive possibilit� di svolgere le mansioni richieste. Costituiscono un valido supporto per le squadre impegnate nei servizi relativi a viabilit�, manutenzione immobili, organizzazione di manifestazioni pubbliche, promozione turistica e culturale, progetti di promozione di politiche sociali e di tutela ambientale, archivio, gestione della posta e del protocollo.
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“E’ un impegno delle Istituzioni trovare gli strumenti concreti per individuare percorsi di effettivo recupero sociale – afferma il Presidente Di Giuseppantonio – Con questa azione abbiamo dimostrato efficacia ed efficienza grazie a una proficua collaborazione tra Enti pubblici e Tribunali a beneficio esclusivo dei cittadini”.
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“I vantaggi del Lavoro di Pubblica Utilit� – sottolinea dal canto suo il Consigliere Sisti – sono molteplici: da una parte il condannato potr� usufruire di circostanze premiali quali l’estinzione del reato,��la revoca della confisca dell’autovettura ed il dimezzamento del periodo di sospensione della patente; dall’altra l’Ente�� potr� utilizzarli gratuitamente per portare avanti tutte quelle attivit� che riterr� opportune, cos� come prevede l’articolo 1 del Decreto Ministeriale 26 marzo 2011”.