06/02/2013
Il Vice Presidente Tavani:
‘Giro d’Italia solo con adeguate garanzie.
Ridicole le affermazioni del capogruppo PD ‘
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“La tappa del Giro d’Italia, programmata peraltro in assoluto accordo con la Regione Abruzzo e con l’assessore Masci, si svolger� sulle strade della Provincia di Chieti solo se saremo in grado di fornire adeguate garanzie sulla sicurezza stradale di atleti e sportivi, nessuno cerca visibilit� e fama n� adesso n� in seguito”. Lo afferma il Vicepresidente Tavani aggiungendo che l’opposizione in Provincia conosce perfettamente, essendo integrale responsabile della gestione finanziaria della Provincia di Chieti dal 2004 al 2009, le condizioni dell’Ente. Condizioni che non permettono nemmeno la manutenzione ordinaria, figuriamoci i fasti della passata gestione con milioni di € di assunzioni a giovani precari oggi disoccupati, allegri contributi a associazioni e clientele varie.
Oggi ci appassionano le sorti del nostro personale della O.P.S., il futuro incerto per le 400 famiglie della Provincia di Chieti, il futuro stesso dell’Ente e degli importanti servizi alle scuole e ai disabili (per esempio) offerti e garantiti dalla Provincia di Chieti.
Ci preoccupano altres� tantissimo le condizioni delle nostre strade, ma le vicende sono note e i cittadini abruzzesi sono stati messi al corrente delle vere ragioni di questa situazione catastrofica. La nostra struttura tecnica della manutenzione dell’Ing. Scazzariello ha gi� predisposto il piano degli interventi minimi che sottoporremo alla Regione Abruzzo nell’incontro gi� convocato da tempo e che si terr� a Pescara il prossimo 8 febbraio.
Il Giro d’Italia � un’occasione splendida di promozione del territorio e sarebbe un bellissimo biglietto da visita per la Costa dei Trabocchi, ma attenzione la Provincia di Chieti far� fino in fondo il proprio dovere solo se la tappa rappresenter�, oltre a quella gi� ripetuta, la possibilit� di dare risposte in ordine alla manutenzione.
“Sono finiti i tempi – conclude Tavani - in cui ci si faceva propaganda con i soldi pubblici e le manifestazioni sportive, l’Italia � cambiata, e noi lo sappiamo. Camillo D’Amico lo imparer�”