17/01/2013
Il Presidente Di Giuseppantonio invita i Sindaci, i Presidenti delle Province abruzzesi e degli Enti a bandire i concorsi destinati ai� precari: ‘Bisogna dare un futuro lavorativo certo e centinaia di lavoratori ed acquisire le loro esperienze e professionalit�: utilizziamo questa opportunit�’
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Il Presidente dell’Unione Province Abruzzesi Enrico Di Giuseppantonio ha scritto ai Sindaci abruzzesi, ai Presidenti delle Province e ai Presidenti degli Enti invitandoli a dare attuazione alla norma inserita nella Legge di Stabilit� che consente la partecipazione dei precari della pubblica amministrazione, in misura del 40%, ai concorsi pubblici. E, nella sua qualit� di vice Presidente nazionale dell’Unione Province Italiane, ha chiesto al Governo di intervenire affinch� venga rimosso il blocco dei concorsi che attualmente grava sulle Province.
“L’opportunit� offerta della Legge di Stabilit� dev’essere recepita e utilizzata senza indugio dai Comuni e dagli Enti, � una grande occasione – dice il Presidente Di Giuseppantonio. Nel corso degli anni tanti lavoratori hanno lasciato per raggiunti limiti di et� o per altre ragioni la pubblica Pubblica Amministrazione e, in assenza di concorsi, i loro ruoli sono stati ricoperti da personale che � stato inquadrato ed � andato avanti con contratti a tempo determinato e nella speranza della stabilizzazione. Oggi l’applicazione della Legge di Stabilit� nella nostra regione offre la possibilit� agli Enti di dare un futuro lavorativo certo a centinaia di lavoratori precari e di acquisire al patrimonio degli Enti tante professionalit� ed esperienze maturate nel corso degli anni. I precari rappresentano una risorsa e la loro esperienza, maturata sul campo, permette alla pubblica amministrazione di risparmiare anche sulle spese per la formazione del personale trattandosi di figure esperte e qualificate. Per quanto riguarda in particolare le Province, i cui organici sono ridotti all’osso – sottolinea il Presidente Di Giuseppantonio – chiedo al Governo di rimuovere il blocco che impedisce l’espletamento dei concorsi. Penso in particolare alla situazione dei Centri per l’Impiego e delle altre strutture in cui opera personale la cui professionalit� garantisce il funzionamento di importanti Servizi: grazie ad un concorso entrerebbero quelle figure professionali la cui assunzione non pu� essere ogni volta subordinata alle condizioni pi� e meno ostative poste dalle Leggi Finanziarie che si sono succedute negli anni e che di fatto hanno solo bloccato l’ingresso di migliaia di persone nelle Pubbliche Amministrazioni, con inevitabili ripercussione sui servizi erogati ai cittadini”.