27/12/2012
L’Amministrazione provinciale consegnataci meno di 4 anni fa dal Pd di Camillo D’Amico era collassata, e a decretare la bocciatura senza appello di quel governo provinciale furono i cittadini attraverso il voto. Noi, a differenza di D’Amico, non abbiano ricette miracolistiche: sappiamo per� che questi anni di buon governo, scanditi da enormi sacrifici e da una politica di rigore della spesa senza precedenti, hanno rimesso in moto una macchina ferma e restituito credibilit� all’Ente. E la spending review voluta dal Presidente Di Giuseppantonio ha colpito tutti gli sprechi, gli sperperi e la mala gestione che per anni sono stati tollerati. Prendiamo atto, di nuovo, che ogni volta che si entra nel vivo dei problemi concreti a D’Amico riesce bene un solo esercizio: la disinformazione. Lui sa bene che la spending review - che questa coalizione ha dimostrato di avere nel proprio dna - non solo non ha ridotto qualit� e quantit� dei servizi, non solo ha consentito di operare sempre a favore dell’intero territorio, ma ha garantito servizi� e prestazioni essenziali, come nel Sociale. Se, invece, ridurre le spese legate a tutte le principali utenze, le spese per la pubblicit� autoreferenziale, per le fiere e le gite turistiche �significa aver ridotto i servizi, allora s� lo abbiamo fatto. D’Amico sa bene che abbiamo debiti da ripianare e ne conosce perfettamente l’origine ma ogni volta fa spallucce: fossimo rimasti con le mani in mano dinanzi alla situazione catastrofica che D’Amico e la sua ex maggioranza ci hanno lasciato in eredit�, avremmo da tempo recitato il de profundis di questa Provincia. Quanto al consenso D’Amico farebbe bene a misurare il proprio prima di fantasticare su quello altrui, non secondo il suo umore, ma con metodo, rigore e numeri certi: potrebbe scoprire che taluni toni trionfalistici vanno decisamente ridimensionati per evitare di scontrarsi con amare delusioni. E a tale riguardo la smettesse� di parlare per bocca dell’ex Presidente Coletti: siamo convinti che questo “teatro dei burattini” non giover� al suo consenso elettorale.
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Paolo Sisti (Capogruppo Pdl)
Giovanni Di Rito (Capogruppo Udc)
Fabrizio Montepara (Grande Sud)
Arturo Scopino (Capogruppo Mpa)
Mario Di Paolo (Capogruppo Theatina)
Angelo Argentieri (Capogruppo Costituente di Centro)
27 dicembre 2012