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18/02/2017

Inserito da Antonio Calabrese | 0 commenti
Escavazione dle porto di Ortona, conferenza stampa di Febbo e Cieri: 'il Consiglio di Stato rende reali le nostre denunce'

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cts 180217

FEBBO E CIERI: PURTROPPO IL CONSIGLIO DI STATO RENDE REALI LE NOSTRE DENUNCE

Questa mattina conferenza stampa sull'Ordinanza del Consiglio di Stato del 31 gennaio 2017

foto conferenza 180217

ORTONA 18/02/2017 – “Continua la vicenda purtroppo negativa della escavazione del porto di Ortona. Si era tutti in attesa che il Consiglio di Stato (Sezione Giurisdizionale) emettesse la sentenza definitiva e chiarisse una volta per tutte se a scavare il porto di Ortona dovesse essere la prima o la seconda ditta aggiudicatrice dell’appalto. Intanto si susseguivano le “pompose” dichiarazioni dei vari rappresentanti politici di maggioranza, cio� gli stessi che hanno causato il pastrocchio, i quali rassicuravano che di qui a poco sarebbero iniziate le operazioni di dragaggio, che tutti i problemi sarebbero stati risolti e che le solite “cassandre” avevano preso un abbaglio”. E’ quanto dichiarano il Presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo e il Capogruppo di Forza Italia al Comune di Ortona, Tommaso Cieri nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina a Ortona, nella sala consiliare del Municipio.

“Purtroppo per� non � andata cos� – rimarca Febbo – perch� il Consiglio di Stato ha sorpreso tutti non emettendo alcuna sentenza definitiva ma ha chiesto di fare chiarezza, sul bando, sull’impatto ambientale e sulla vasca di colmata, che guarda caso erano proprio le criticit� che noi abbiamo sempre evidenziato a gran voce. E’ stata stabilita una tempistica attraverso la quale l’accertatore dovr� effettuare le sue ricerche, verifiche e rimettere poi lo studio al Consiglio di Stato che poi ha fissato per il 18 maggio il termine per la sentenza. Sempre che il perito non chieda altro tempo per arrivare alla perizia e che la stessa poi non sia contestata dalle parti: insomma tempi lunghi se non lunghissimi. Ovviamente, nelle more di tale procedura tutto rester� immobile, cos� come � stato finora purtroppo, e come noi avevamo ampiamente annunciato, mettendo a serio rischio i fondi pari a 9,5 milioni di euro messi a disposizione dal precedente governo regionale e in stretta collaborazione con l’amministrazione locale di centrodestra. L’ingiustificato ritardo, dovuto solo alla ostinazione della Regione Abruzzo in primis e del Comune di Ortona poi, ha comportato, comporta e comporter� un danno enorme alla citt�, alle sue economie e a tutto il territorio. Si avvicinano inesorabilmente i tempi della rendicontazione di tali lavori (31.12.2017), operazione questa senza la quale si perder� il finanziamento”.

“Ancor pi� preoccupante appare l’approccio al problema di chi il problema lo dovrebbe risolvere”, ha dichiarato Tommaso Cieri che ha spiegato: “Infatti ad un assoluto silenzio da parte degli organi regionali si contrappone una scellerata presa di posizione da parte di sedicenti esperti locali, contro la decisione assunta dal Consiglio di Stato, ritenendo che la decisione assunta sia una perdita di tempo e che cos� non si fanno gli interessi della citt�. Dimenticando, o facendo finta, che tale richiesta di chiarimenti � il giusto epilogo di una vicenda contornata solo di confusione ed errori”.

“Per noi adesso - concludono Febbo e Cieri - sarebbe fin troppo facile dire ve lo avevamo detto !!!, sarebbe fin troppo facile rispondere a chi ci diceva che non volevamo il bene di Ortona!!! Come sarebbe fin troppo facile ricordare che ci avevano sfidato a dare le dimissioni se i lavori non partivano entro il 31.12.2016!!! Ma il nostro � un approccio diverso al governo delle Citt� e del territorio che ci porta a lavorare con seriet� e rispetto sia delle norme, tutte, che di chi magari ci critica cercando di valutare serenamente le osservazioni. Se lo avessero fatto, il Via, i tecnici regionali e comunali e i vari politici e amministratori forse i lavori sarebbero gi� iniziati e parleremmo di altro”.�

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