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02/05/2016

Inserito da Antonio Calabrese | 0 commenti
Ospedale di Atessa: Borrelli replica a Paolucci e d� una stoccata a Flacco

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luca finocchio 020516

Riceviamo e pubblichiamo le seguenti dichiarazioni del capogruppo del MAU, Giulio Borrelli, dopo quelle rilasciate dal Dirigente Asl Flacco.

Di fronte alla denuncia, presentata alla Procura di Lanciano, da Borrelli e dai consiglieri del Mau, per il trasferimento delle attrezzature di due delle tre sale operatorie dell'ospedale di Atessa, l'assessore Paolucci dice che per la chirurgia ambulatoriale "basta una sola sala".�

La permanenza di una chirurgia per piccoli interventi programmati, che alleggeriscano le liste d'attesa della Asl, e' il nodo dello scontro in atto -alla Regione- tra Mau, Olivieri, Muraglia, comitato cittadino, da un a parte; e D'Alfonso, Paolucci, Flacco, dall'altra. Borrelli risponde a Paolucci e a Flacco.

� " La risposta di Paolucci -dice Giulio Borrelli, capogruppo del Movimento per Atessa Unita- e' insufficiente. Per una chirurgia ambulatoriale di buon livello, se deve essere cinque giorni a settimana per smaltire le liste d'attesa, nell'interesse anche di Lanciano, ci vogliono almeno due sale operatorie ben attrezzate. Se si vuole far fronte alle esigenze di un territorio, che e' il centro di convergenza di una zona industriale sviluppata e di un entroterra pedemontano disagiato, vanno accantonate ipotesi al ribasso.

� �Resta -aggiunge Borrelli- il comportamento di Flacco che, mentre si sta svolgendo un confronto alla Regione sul futuro dell'ospedale, �porta via furtivamente la gran parte degli impianti chirurgici, violando la legge. Su questo indaghera' la magistratura in seguito alla nostra precisa denuncia. Aggiungo che, dal punto di vista politico e del metodo, e' come se, nel corso di una trattativa tra i sindacati e un'azienda sulla chiusura di una fabbrica, il padrone portasse via i macchinari. C'e' l'aggravante, nel caso di Atessa, che Flacco non e' il padrone dell'ospedale. E' quel "manager" che, alcuni anni fa, quando era il "numero 2" della Asl chietina, partecipava -con gran squilli di tromba e camminando su tappetti rossi- all'inaugurazione delle nuove sale operatorie e della "recovery room" di Atessa, dicendo che erano strutture all'avanguardia. Oggi, che e' il "numero 1" della stessa azienda le chiude, senza attendere gli atti ufficiali della Regione, credendo di non dover rispondere di come e' stato speso il denaro pubblico. Se ne vanta addirittura. Dovrebbe almeno sapere che Atessa e' ancora presidio ospedaliero -secondo gli atti programmatori della Regione- e non puo' essere trattata come fosse un magazzino della "sua" �Asl da cui prendere oggetti in deposito.�

� Vede, caro Flacco, non si offenda, avra' modo -e' la stoccata finale di Borrelli- di spiegare tutto al magistrato, ma io e molti come me, che vivono e lavorano nell'Abruzzo meridionale, vorremmo curarci �da queste parti, ma troppo spesso siamo costretti ad andare altrove perche' le liste di attesa si sono allungate e la Asl, da lei diretta, non da' risposte adeguate".

borrelli 0205161


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