31/07/2015
Cerambix cerdo in Lecceta, confermata la presenza del raro insetto
Un successo la serata dedicata agli insetti organizzata con l’Associazione Studium Naturae
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TORINO DI SANGRO – Un vero successo la serata dedicata agli insetti organizzata presso la Riserva Naturale Regionale “Lecceta di Torino di Sangro” dalla Coperativa Terracoste insieme all’Associazione Studium Naturae (http://www.studiumnaturae.com).
L’annuale incontro tra i soci e appassionati di Ricerca Naturalistica e Fotografia ha dato la possibilit� di confermare la presenza, tra le altre 350 specie di insetti presenti e riconosciuti all’interno della Riserva, di un raro coleottero della famiglia dei cerambidi il Cerambix cerdo, noto anche come Cerambice delle querce (vedi foto).
Il Cerambix cerdo � classificato come “vulnerabile” dalla IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), � protetto dalla Convenzione di Berna e dalla Direttiva Comunitaria 92/43/CEE (Direttiva Habitat)� dove � inserito negli allegati 2 e 4.
Questa specie � diffusa in buona parte d'Europa (Escludendo: Azzorre, Canarie, Cipro, Danimarca, Irlanda, Islanda, Liechtenstein, Scandinavia, Repubbliche baltiche e Russia).
L’impoverimento dell’habitat forestale (incendi e rimozione di piante morte o malate) determina una minaccia per la sua sopravvivenza.
Gi� rinvenuto dal Dott. Mirko Di Marzio durante gli studi per il Piano di Gestione del SIC IT7140107 la presenza del Cerambice delle querce � indicatore della indicatrici di un buono stato di conservazione delle foreste e degli habitat tutelati a livello nazionale e comunitario.
“Il Cerambix cerdo � un insetto xilofago e ha bisogno di alberi senescenti e di legno morto – precisa Andrea Natale, Direttore della Lecceta di Torino di Sangro - le pratiche di sottrazione di legna al bosco negli anni hanno danneggiato questa specie e tutte le altre che ne traggono beneficio, oltre ai coleotteri pensiamo ai funghi, ai licheni, agli uccelli per es. riducendo la biodiversit�. Considerando che gli habitat della Lecceta sono relativamente giovani la presenza confermata di questo coleottero � testimonianza dell’effetto positivo della presenza della Riserva”.