Il motto � GO!: una sigla, Guardiagrele Opera, che vuole essere anche un incitamento all’azione, alla creazione di qualcosa di nuovo e di rivoluzionario per la terra d’Abruzzo. Una scommessa portata avanti da persone diversamente motivate e appassionate, ciascuna nel proprio ruolo.

C’� un’associazione a Guardiagrele, gli Amici della Musica e del Teatro, volontari che da anni organizzano concerti e rappresentazioni e portano arte e cultura in citt�, mossi solo dalla passione e dalla volont� di diffondere gusto e sensibilit� per la bellezza e gli spettacoli di qualit�.

E c’� un direttore d’orchestra, il noto maestro Maurizio Colasanti , originario di Pretoro, l� sulla Majella, presente nei teatri di tutto il mondo per portare la musica colta di ogni epoca a raggiungere platee d’Europa e d’oltreoceano, ma che non dimentica le sue radici abruzzesi.

E’ dall’incontro di queste persone che nasce l’idea folle, bellissima, un atto d'amore che si propone di allestire un festival operistico alle falde della Maiella, tentando un esperimento senza precedenti e contando solo sul talento, sulla competenza, sulla qualit� e sull’abnegazione dei singoli attori di quest’avventura.

Il maestro Maurizio Colasanti, facendo leva sui rapporti di amicizia e di lavoro per ottenere la partecipazione di personaggi di primo piano a costi irrisori; un regista del Teatro dell’Opera di Roma, Maurizio Di Mattia; un compositore contemporaneo, Cesare Valentini, che accetta di comporre un’opera da rappresentare a Guardiagrele in prima mondiale, e la realizza; vengono contattati attori e collaboratori di alto profilo, tecnici qualificati; e la macchina si mette in moto. Anche gli amministratori, il sindaco Simone Dal Pozzo in primis, colgono l’importanza dell’evento e assicurano il loro appoggio per la sua promozione.

Insomma, il progetto Guardiagrele Opera sta procedendo rapidamente con sviluppi inattesi e inarrestabili. Il 17 agosto, alle 21:30 in largo Nicola da Guardiagrele si terr� la prima rappresentazione mondiale dell’opera comica di Cesare Valentini “L’audizione”; a seguire, il 19 agosto, stesso luogo stessa ora, sar� la volta di un’opera di Gioacchino Rossini diciottenne, la godibilissima “Cambiale di matrimonio”.

Una scommessa, la definivamo. Ma anche la dimostrazione che � possibile coniugare i gusti di un vasto pubblico con la musica di qualit�, e soprattutto con un genere a torto considerato “di nicchia”, ma che al contrario affonda le sue origini nella tradizione musicale italiana pi� amata e popolare.