16/03/2013
Calcio: il Decontra Scafa si agiudica il derby col Piano D’Orta e si avvicina ai piani alti
Missione compiuta per il Decontra Scafa del presidente Di Stefano, che si aggiudica il derby con i cugini del Piano D’Orta e prosegue la sua inarrestabile rincorsa alla zona play-off, obiettivo insperato alla fine del girone d’andata, ma tornato prepotentemente a galla con la gestione di Tonino Martino. L’undici di casa si aggiudica i tre punti grazie a due tiri dal dischetto realizzati dall’esperto Napoleone, ma onore delle armi alla formazione guidata da Franco Tatangelo, che per lunghi tratti della gara ha espresso dei buoni fraseggi mettendo anche a rischio la retroguardia nerazzurra.
La prima frazione, giocata al piccolo trotto dalle due belligeranti, non sar� il massimo dal punto di vista squisitamente tecnico, con gli amanti del bel gioco che non avranno sicuramente� modo di apprezzare. Il primo spunto di cronaca � in realt� una protesta dei locali, che reclamano invano il calcio di rigore, per un contatto dubbio in area tra Astrologo e Ascenzo, non ritenuto falloso dal signor Maritato di Avezzano. Il Decontra cerca uno spiraglio qualche minuto dopo, ma la battuta di Di Francesco non ha buona mira. Gli ospiti si fanno vivi dopo la mezzora, con Di Cesare che non sfrutta a dovere l’inatteso regalo da parte di Di Sinno, calciando precipitosamente su Salci in uscita. Il primo atto si chiude con la percussione di Di Federico, che al 41’ impegna per la prima volta Bortoletti con un piazzato dal limite, in verit� piuttosto centrale.� La truppa di Tonino Martino cerca alla ripresa delle ostilit� di sbloccare il punteggio, e dopo pochi secondi dal calcio d’avvio Di Francesco cerca in qualche modo di mettere in pratica gli intendimenti del tecnico, anche se la mira non lo assiste adeguatamente. L’equibilibrio � destinato a mutare, e tale cambiamento � consequenziale al calcio di rigore fischiato al 14’ dal direttore di gara, che sanziona l’intervento di Pettinella, ammonito, ai danni di Di Federico. Dopo le proteste di rito della formazione ospite, Napoleone infila nel sacco dagli undici metri portando in vantaggio i suoi. �Sbloccato il risultato, per il Decontra c’� la necessit� di metterlo al sicuro per evitare spiacevoli sorprese. Al 22’, Ascenzo cerca il bis puntando la porta avversaria ma facendosi bloccare dalla provvidenziale uscita di Bortoletti. Se il Piano D’Orta non riesce a pungere dalle parti di Salci, l’estremo di casa deve guardarsi le spalle dai suoi compagni. Al 34’, infatti, l’estremo del Decontra � miracoloso per evitare la clamorosa autorete sul fortuito retropassaggio di Napoleone. Dall’altra parte, il suo omologo Bortoletti non pu� evitare suo malgrado il bis dei locali, che arriva con un nuovo tiro dalla bandierina, concesso stavolta dal signor Maritato per un evidente fallo in area di Corrado su Di Francesco. E’ ancora Napoleone a realizzare, festeggiando in tal modo la sua doppietta domenicale. La gara ormai non ha pi� storia, anche se nelle battute finali va ricordato il legno traverso centrato da Mastrodicasa sugli sviluppi di un calcio piazzato, e il cartellino rosso rimediato in pieno recupero da Ascenzo, per somma di ammonizioni.
Il tabellino della gara: ��������
Decontra Scafa: Salci, Di Sinno, Chiavaroli, Di Nunzio, Mastrodicasa, Calabrese, Di Francesco (45’st D’Ortenzio), Napoleone, Catalano (25’st Piermattei), Ascenzo, Di Federico (36’st Parisi). A disposizione: Trulli, Di Michele, �Pelaccia, Centurione, .
Allenatore: Tonino Martino
Piano D’Orta: Bortoletti, Del Rosso (18’st Di Gregorio Paolo), Corrado, Di Gregorio Adriano, Astrologo (24’st Cieri), Pettinella, Di Gregorio Massimo, Tatangelo, Di Cesare, Barretta, Di Francescantonio. A disposizione: Chiacchia, Marulli, Alili.
Allenatore: Franco Tatangelo
Arbitro: Giuseppe Maritato di Avezzano
Marcatori: 16’st Napoleone rigore (1-0), 38’st Napoleone rigore (2-0)
Ammoniti: Di Nunzio, Chiavaroli (D); Di Francescantonio, Corrado, Pettinella, Bortoletti, Di Gregorio Massimo, Corrado, Di Gregorio Paolo
Espulso: 48’st Di Francescantonio (P) per somma di ammonizioni