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24/04/2013

Inserito da Antonio | 0 commenti
Alex Zanotelli a Pescara per parlare di Africa e nuovi stili di vita

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luca finocchio 240413

alex zanotelli 240413Il missionario Comboniano sar� a Pescara�LUNEDI' 6 MAGGIO 2013 alle ore 17.30�presso il salone della parrocchia Cuore Immacolato di Via Vespucci, 45�in occasione del suo intervento nell'ambito del corso di formazione�“AFRICA.. PIU’ VICINA”, ciclo d'incontri�organizzato da CVM Comunit� Volontari per il Mondo�insieme all’associazione �APAPA Onlus ed i Laici Missionari Comboniani, per avvicinarsi, conoscere e condividere il continente madre. Per l'occasione l'evento sar� aperto anche a chi non frequenta �il corso di formazione. Il tema che affronter� il missionario sar�:�"Economia africana, quali sono le cause della povert� in un Paese cos� ricco di risorse?"�Da questo argomento il missionario ci introdurr� a tematiche molto attuali come i�NUOVI STILI DI VITA, la�DECRESCITA�e la�SOBRIETA'�felice.�

Chi � Padre Alex Zanotelli?�

Padre Alex � nato a Livo (Trento) il 26 agosto 1938, fa parte dell'ordine missionario dei Comboniani di Verona.

Gli studi ed il periodo statunitense�
Dopo aver finito le medie ed iniziato le superiori si trasfer� negli Stati Uniti a Cincinnati al fine di compiere gli studi di Teologia. Furono gli anni di John F. Kennedy e Martin Luther King che influenzarono notevolmente il giovane Alex. La sua formazione Teologica fu di scuola americana. Nel 1964, dopo aver completato gli studi di teologia a Cincinnati (Usa), venne ordinato sacerdote.�Dalla biografia scritta da Mario Lancisi si ricava una sintesi di quel periodo racchiusa in un pensiero: "La mamma lo ha sempre desiderato. Io non volevo n� studiare, n� diventare sacerdote. Quando ho preso la mia decisione, lei si � sobbarcata l'onere di trovare qualcosa in pi� per farmi studiare. Sentivo che la vita poteva avere un significato molto pi� largo, che la vita era bella se la si donava."

Il Sudan ed i Nuba
Come missionario comboniano part� per il Sudan meridionale, martoriato dalla guerra civile, dove rimase otto anni. Fu allontanato dal governo a causa della sua solidariet� con il popolo Nuba e della coraggiosa testimonianza cristiana. Il motivo dell'avversit� governativa e di una parte della curia romana (una storia che ritorner�) e' stata la scelta, sempre nel rispetto ed in accordo con i vescovi, di officiare messe che attingevano agli usi e ai costumi africani. Cio' creava fastidi ai governanti sudanesi che vedevano una pericolosa commistione fra religione "straniera" e riti locali di un popolo osteggiato e a quanti a Roma facevano fatica ad accettare il Vaticano II. Le sue prediche erano di fuoco: denunciava le ingiustizie e metteva sotto accusa i responsabili del governo e dell’amministrazione corrotti, che intascavano i fondi destinati per lo sviluppo, sia locali sia provenienti da aiuti internazionali. Il suo obiettivo era applicare il Vangelo alla realt� storica in cui viveva: la sua formazione statunitense applicata agli schemi di corruzione africana.

Il periodo veronese e la direzione di Nigrizia
La casa madre dei comboniani di Verona era il luogo tranquillo dove si trovavano in maggioranza preti anziani di ritorno dalle missioni e una casa editrice con due giornali di punta: il Piccolo missionario e Nigrizia, una rivista che era una sorta di bollettino delle attivit� dell'ordine nelle missioni, nata nel 1883. Nel 1978 assume la direzione di Nigrizia e contribuisce a renderla sempre pi� un mensile di informazione, con un obiettivo che si puo' riassumere in una sua dichiarazione: �Essere al servizio dell'Africa, in particolare "voce dei senza voce", per una critica radicale al sistema politico-economico del nord del mondo che crea al Sud sempre nuova miseria e distrugge i valori africani pi� belli, autentici e profondi�. Con Zanotelli la rivista si sforza di valorizzare e far conoscere le teologie delle giovani Chiese del Terzo Mondo, come la teologia della liberazione, la teologia nera, la teologia africana, la teologia asiatica; afferma una nuova idea di “missione”, contestando quella tradizionale che si basava sull'esportazione di mezzi, capitali e cultura occidentali, senza la valorizzazione della cultura del luogo; pubblica infine notizie ostili ai governi africani, perch� quel silenzio (voluto da alcuni per evitare pericoli ai missionari in Africa) “sarebbe stato complicit�, crimine”.Per una decina di anni, Zanotelli prende posizioni sempre pi� precise e rivolgendosi all'opinione pubblica italiana, affrontando in maniera sistematica e con la collaborazione della rete dei missionari presenti sul territorio i temi del commercio delle armi, della cooperazione allo sviluppo, affaristica e lottizzata, dell'apartheid sudafricano.�Essere al centro di una rivista di punta associato al fatto di essere un leader naturale e carismatico, lo porta a ispirare e fondare con altri il movimento Beati i costruttori di pace, con cui ha condotto molte battaglie in nome della cultura della mondialit� e per i diritti dei popoli. �Nel 1987 - su richiesta di esponenti politici e vaticani - Alex Zanotelli lascia la direzione di Nigrizia, dopo il licenziamento. �Fu un periodo di attacchi diretti alla sua persona, con l'obiettivo di estirpare, colpendo lui, un movimento che stava nascendo. Le sue denunce presero di mira esponenti di primo piano della classe politica di allora, da Andreotti a Spadolini, da Craxi a Piccoli. Denunce che di fatto anticipano la stagione di Tangentopoli. Le sue parole: “Tutto � cominciato nel gennaio 1985 con la pubblicazione dell’editoriale “Il volto italiano della fame africana”, una pesante denuncia del sistema di aiuti ai paesi del Terzo Mondo. Scoppi� un finimondo – racconta padre Alex -. Tangentopoli poteva scoppiare allora, c’erano gi� tutti gli elementi. Dalla fame passammo poi alle armi, ai problemi legati all’ambiente, insomma mettemmo a nudo il sistema. Spadolini sull’Espresso attacc� pesantemente i cosidetti preti rossi. Giunse persino ad accusarmi di incitamento alla delinquenza terroristica internazionale”. Il periodo 1985-87 fu di due anni di Mobbing, con un tentativo da parte del Vaticano e dei "vecchi missionari" di piegarlo o espellerlo dal sistema. Zanotelli lo defin� "un periodo di grande sofferenza umana" in cui la sua crisi personale lo port� ai dubbi: "Sono davvero sicuro di aver detto la verit�? E’ possibile che 50 milioni di italiani non vedano gli scandali?” La sua eredit� culturale, raccolta dai�
successivi direttori e redattori, continua a manifestarsi anche oggi.

Korogocho ovvero l'inferno
Nella lingua locale il nome Korogocho significa confusione, caos. Fino al 2001 Zanotelli rimase a Korogocho, una delle baraccopoli che attorniano Nairobi, la capitale del Kenya. Ha dato vita a piccole comunit� cristiane, ma anche ad una cooperativa che si occupa del recupero di rifiuti e d� lavoro a numerosi baraccati; ha propiziato la nascita di Udada, una comunit� di ex prostitute che aiuta le donne che vogliono uscire dal giro e, nello stesso tempo, si � battuto per le riforme che riguardano la distribuzione della terra, uno dei temi-chiave della politica keniana. Il degrado umano a Korogocho � spaventoso. Proprio a Korogocho una sua frase: “Forse Dio � malato” divenne il titolo del libro sull'africa di Walter Veltroni, che da ex segretario dei Ds, all’inizio del 2000, si rec� in visita a Korogocho (unico leader politico che ha visitato la citt� oltre a Jesse Jackson il reverendo nero democratico statunitense). I mali di Dio, a Korogocho, si chiamano Aids, fame, prostituzione, droga, alcolismo, violenza. Sempre dalla biografia del giornalista del Tirreno Mario Lancisi, si hanno le riflessioni di Zanotelli sull'esistenza di Dio, che vanno oltre la frase ripresa da Veltroni: Alla domanda se abbia mai dubitato della sua esistenza, risponde: “Non una ma molte volte. Quando uno si trova in situazioni cos� assurde, davanti ad una sofferenza innocente, come � capitato a me a Korogocho, il primo dubbio che viene � proprio su Dio. Perch� uno si chiede: ma se tu, Dio, ci sei, � impossibile che non intervenga di fronte ad una sofferenza cos� atroce. Ma oggi Dio � impotente, � malato. Potr� guarire solo quando guariremo noi. Solo noi oggi possiamo far qualcosa. Dio non pu� pi�. Ognuno di noi � importante perch� vinca la vita...". Dio non � onnipotente? “Pi� ci rifletto e pi� mi convinco che forse Dio non � l’onnipotente che pensiamo noi. E’ il Dio della croce. Perch� non ha ascoltato la preghiera di Ges� morente? E’ un mistero. Forse � un Dio debole, che si � autolimitato, che pu� salvarci solo attraverso di noi”.

La rete Lilliput
Durante l'anno sabbatico che trascorre in Italia, a cavallo del 95-96, mutuando forse dalla struttura di internet, Zanotelli lancia l’idea della Rete Lilliput. Lo fa durante una serie di incontri con alcune associazioni cattoliche, come ad esempio il gruppo Abele e la comunit� romana di Capodarco. Fa sue ed elabora le riflessioni di Jeremy Brecher e Tim Costello nel loro libro. Dopo il suo ritorno in Italia, padre Alex diventa punto di riferimento del movimento new global e della Rete Lilliput pertecipando in prima persona alla organizzazione e gestione del Social Forum europeo di Firenze (6-10 novembre 2002), che sancisce la vittoria della linea di quelli si sono battuti, da Genova in poi, per eliminare la tentazione, da parte di minoranze del movimento new global, di scegliere la via violenta. A Firenze fu chiaro con le frange estreme ed espresse il concetto di civilt� della tenerezza: “La non violenza attiva non � pacifismo, � ben altra cosa. Ho cominciato leggendo Gandhi, Martin Luther King, Milani, Mazzolari e questi mi hanno aiutato a capire che era stato Ges� di Nazareth a praticare per primo la non violenza in quella Galilea schiacciata dall'imperialismo romano. Vi vorrei pregare, con tutto il cuore, di avere il coraggio di una scelta radicale di non violenza. Questo sistema � violento per natura. Noi dobbiamo costruire un sistema non violento, una civilt� della tenerezza”.

Il ritorno a Napoli
Attualmente vive nel quartiere Sanit� di Napoli, uno dei simboli del degrado sociale, ma anche della possibilit� di rinascita, del nostro Paese. In un contesto diverso, come a Korogocho, ha un solo obiettivo di fondo: “Aiutare la gente a rialzarsi, a riacquistare fiducia”.�I comitati campani "Allarme Rifiuti Tossici", "Pace, Disarmo e Smilitarizzazione del Territorio", "Comitato Rom campano" ed il "Coordinamento Regionale rifiuti Campania" sono nati grazie all'idea ispiratrice di Padre Alex e svolgono fina dal 2006 una forte azione di cambiamento dal basso, basandosi sul principio della cosiddetta cittadinanza attiva, che si mobilita sulla base dei valori della pace, della nonviolenza, della solidariet� umana, dell'antimilitarismo, della tutela dei diritti e beni primari dell'essere umano, tra i quali in primo luogo la salute e l'ambiente.

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Cos'� il CORSO AFRICA 2013?

L'associazione CVM Comunit� Volontari per il Mondo �insieme all’associazione �APAPA Onlus e i Laici Missionari Comboniani, organizzano un corso di formazione e orientamento alla solidariet� internazionale e alla realt� dei Paesi del sud del mondo ed in particolare al continente madre, l’Africa. Il corso si svolger� in sei incontri, un percorso affascinante che toccher� tutti i temi riguardanti l’Africa, come l’antropologia, le cause economiche della povert� che affligge alcune aree del continente, le guerre e i conflitti, il dialogo interculturale, ecc. Il corso � suddiviso in una parte introduttiva che si svolger� a marzo\aprile ed in una parte di approfondimento che si svolger� a maggio. Presenti relatori di altissimo livello come gli africani Paul Nibaruta, antropologo burundese, Genevi�ve Makaping, scrittrice e giornalista camerunense, Eden Zeriun, scrittrice eritrea, �Pap Kan, scrittore, musicista e griot senegalese e Alex Zanotelli, missionario Comboniano. Il corso, totalmente gratuito e con un numero limitato di posti, � rivolto a tutti coloro che hanno sempre nutrito una passione o un interesse per l’Africa, per questo mondo cos� diverso dal nostro, ma cos� interessante e capace di stimolare passioni forti. Persone, giovani e meno giovani che vogliano conoscere, avvicinarsi ed eventualmente considerare l’ipotesi del volontariato internazionale o del turismo responsabile. Il corso � inoltre rivolto a tutti quei giovani che vorrebbero lavorare nel settore della cooperazione internazionale, che vorrebbero specializzarsi in quel settore, per fare il primo passo. CVM � socio della FOCSIV, la pi� grande federazione italiana di ONG che da oltre 35 anni lavora nel sud del mondo realizzando progetti di cooperazione internazionale. Il corso di formazione “Africa.. pi� vicina” � finanziato dal CSV Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Pescara nell’ambito del bando 2012 per il sostegno alle attivit� di volontariato che promuovono la cultura della solidariet� e della cittadinanza attiva.

Info:
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