15/05/2014
Il Ministero dell’Ambiente ha riattivato la procedura per la perforazione di ben 3 pozzi, Febbo: Ora come pensa di difenderci D’Alfonso?
L’Assessore alle Politiche agricole si chiede quale sia la posizione del centrosinistra
PESCARA – “Nonostante i proclami da campagna elettorale con Luciano D’Alfonso che annuncia di voler difendere l’Abruzzo dagli attacchi “alieni” e dalle trivellazioni delle nostre coste, a livello nazionale si assiste �ad una decisione che ha dell’incredibile e che conferma ancora una volta la netta incongruenza nelle posizioni del centrosinistra e del Pd che guida il Governo centrale”. Cos� l’Assessore regionale alle Politiche agricole, Mauro Febbo commenta la notizia che riguarda la riattivazione da parte del Ministero dell’Ambiente della procedure di impatto ambientale per la perforazione di tre nuovi pozzi di idrocarburi liquidi sulla concessione attuale di “rospo mare”.
“Procedura – sottolinea Febbo – attivata in modo insolitamente celere visto che la sottocommissione istruttoria � stata riconvocata per il 15 maggio e la Commissione plenaria della Via Nazionale per il giorno successivo, il 16 maggio. Nonostante siamo in piena campagna elettorale per� questo Governo regionale vigila con attenzione sulle vicende che riguardano le nostre coste e il nostro mare ribadendo al tempo stesso, con forza e coerenza, la sua netta contrariet� a questo tipo di iniziative”. ���
Le attivit� in progetto riguardano la piattaforma esistente denominata “Rospo Mare B” che � ubicata nel Campo offshore di Rospo Mare, costituito da 3 piattaforme, nel Mare Adriatico a circa 20 Km al largo della costa abruzzese, 20 Km a nord di Termoli e 70 Km a sud di Pescara. E’ prevista la perforazione di 3 pozzi che avverr� dalla piattaforma, a sua volta gi� collegata ai sistemi di stoccaggio e trasporto del greggio. “La situazione – spiega l’Assessore regionale - � identica a quella di "Ombrina mare” alla quale la Regione Abruzzo si era opposta in tutte le sedi opportune scongiurandone la nascita, cos� come oggi esprimiamo parere negativo anche riguardo il progetto in itinere. Da parte nostra chiediamo al Presidente del Consiglio Matteo Renzi di sospendere il procedimento Via e di riattivare l’efficacia delle Legge Prestigiacomo, cos� come abbiamo gi� chiesto con insistenza e a pi� riprese. Inoltre da 6 mesi aspettiamo ancora una risposta, sempre da parte del Governo centrale, rispetto la nostra proposta di perimetrazione del Parco della Costa Teatina”.
“Di fronte a questi scenari – riprende Febbo - vorrei capire quale sia la posizione del candidato del centrosinistra D’Alfonso, proclamatosi difensore delle coste adriatiche e dell’ambiente, di fronte alle scelte del Governo a guida Pd; sono altrettanto curioso di conoscere la posizione del Presidente della Regione Molise, Frattura (Pd) �visto che la piattaforma si trova a 20 Km da Termoli. �Mentre attendiamo di fare chiarezza sulle continue incongruenze palesate dal centrosinistra su temi cos� importanti per il nostro futuro, gli abruzzesi possono contare sui fatti concreti e sulle certezze del Governo Chiodi. Confermiamo la nostra posizione ferma e convinta a difesa dell’Abruzzo dagli attacchi delle societ� petrolifere e la volont� di voler puntare ad uno sviluppo delle nostre coste che sia sostenibile e coinvolga tutte quelle realt� agricole, commerciali, industriali, artigianali e turistiche presenti sul territorio che verrebbero danneggiate irrimediabilmente dalle attivit� di estrazione. Noi – conclude Febbo – puntiamo a rafforzare l'immagine di una regione verde incentivando la creazione di progetti pi� consoni alla nostra realt� con il massimo coinvolgimento delle istituzioni locali e delle comunit� che sono i veri protagonisti di un territorio reso unico dalle sue inimitabili bellezze”.