Sei in: PESCARA -> CRONACA
Inserito da Antonio Calabrese
Calcio (Semifinale Coppa ...
san vito-san gregorio 1.jpg
Inserito da Antonio Calabrese
Calcio (Seconda Categoria...
ODORISIANA-REAL SAN GIACOMO 1p.jpg
Inserito da Antonio Calabrese
Calcio (Prima Categoria G...
lettese-manoppello 1 p.jpg

17/01/2013

Inserito da Antonio | 0 commenti
Anno nuovo, problemi vecchi: Pescara inquinata pi� di Roma nel dossier 'Mal�Aria di citt� 2013'

Visto 2048 volte

COMMENTA

Anno nuovo, problemi vecchi:

Pescara inquinata pi� di Roma nel dossier “Mal’Aria di citt� 2013”

I dati di Spoltore evidenziano i limiti dell’area metropolitana pescarese.

legambiente 170113Pescara, 17 gennaio 2013 – Il 2013 � stato denominato “anno europeo dell’aria”. Nel nostro caso per�, “anno europeo dello smog” sarebbe forse pi� realistico e appropriato viste le performance delle citt� italiane in termini di inquinamento atmosferico: Pescara figura anche quest’anno tra le 51 citt� delle 95 monitorate da Legambiente nell’ambito della classifica “PM10 ti tengo d’occhio”, che hanno superato il bonus di 35 giorni di superamento del valore medio giornaliero di 50 microgrammi/metro cubo stabilito dalla legge.

Secondo i parametri del dossier “Mal’Aria di citt� 2013” presentato questa mattina a Roma, il capoluogo adriatico dimostra di peggiorare di anno in anno: al 31 dicembre 2012 ha totalizzato 62 superamenti di Pm10 nella centralina Arta di viale Bovio presa a riferimento, posizionandosi 26esima sulla classifica nazionale. Nel dossier 2012 era 34esima, nel 2011 35esima. Si consideri che Como � 28esima e Roma, con corso Francia, � 29esima.

Il dossier, che confronta i capoluoghi di provincia, prende in esame la centralina di viale Bovio perch� � centrale rispetto alla citt�, ma sappiamo bene che Pescara � a sua volta al centro di un’area industriale e commerciale molto vasta che vede in Villa Raspa di Spoltore il suo punto nevralgico. Ebbene, al 31 dicembre 2012 la centralina di Spoltore segnava ben 127 superamenti, pi� di quanto indichi quella presa a riferimento per la prima classificata 2013, Alessandria (123 superamenti). Una situazione inaccettabile e riscontrabile da chiunque tramite il sito web dell’Arta.

Ancora oggi, inoltre, non sono disponibili per Pescara i dati relativi al pericoloso PM2.5 (frazione delle polveri, con diametro inferiore ai 2,5 micron e quindi ancora pi� dannoso dei Pm10), nonostante il monitoraggio sia obbligatorio gi� dal 2011. Tra gli altri inquinanti che continuano a minacciare la qualit� dell’aria troviamo poi gli ossidi di azoto: Pescara si posiziona al 19esimo posto nella classifica nazionale con una media dei valori medi annuali di 42 �g/m3 rispetto ai 40 consentiti.

A preoccupare la Comunit� europea e i cittadini italiani non � solo l’inquinamento atmosferico, ma anche gli elevati livelli di rumore a cui siamo quotidianamente esposti nelle citt�: in Abruzzo solo il 6,2% dei Comuni (ossia 19 su 305) ha approvato un piano di classificazione acustica.

�Il 2012 si chiude con una conferma sugli elevati livelli di inquinamento atmosferico che respiriamo nelle citt� italiane e lo smog � destinato a caratterizzare anche l’anno appena cominciato: al 16 gennaio 2013 la centralina di Spoltore rileva gi� 11 superamenti e quella di viale Bovio 10 – dichiara Antonio Sangiuliano, direttore di Legambiente Abruzzo –Evidentemente, il problema dell’inquinamento e delle citt� invase dal traffico non pu� essere pi� affrontato in maniera parziale e limitata�.

Le principali fonti di emissione di polveri fini, ossidi di azoto, dei precursori dell’ozono o di altri inquinanti come gli idrocarburi policiclici aromatici o il monossido di carbonio e del rumore sono i processi industriali e di produzione di energia e, in citt�, prevalentemente il traffico veicolare e i riscaldamenti. Questi sono quindi i settori su cui bisogna intervenire con AIA severe per siti produttivi e centrali elettriche, politiche di efficienza energetica degli edifici, diffusione di fonti rinnovabili e pulite per la produzione di energia e per il riscaldamento delle nostre abitazioni, e una nuova mobilit� incentrata sul trasporto pubblico locale e su quello ferroviario, dirottando i 400 milioni di euro regalati ogni anno all'autotrasporto, sul ferro e sulla mobilit� collettiva.

�Quello che serve, ancor prima dei singoli provvedimenti – conclude Antonio Sangiuliano – � una capacit� politica di pensare e di immaginare un modo nuovo di usare il territorio, un altro tipo di mobilit� a basso tasso di motorizzazione e con alti livelli di efficienza e soddisfazione, spazi pubblici pi� sicuri, pi� silenziosi, pi� salutari, pi� efficienti, dove si creino le condizioni per favorire le relazioni sociali, il senso del quartiere, della comunit�. Provvedimenti immediati, come la creazione di aree car free nei pressi delle scuole, permetterebbero un rapido miglioramento della situazione e predisporrebbero a nuovi e pi� strutturali interventi, come la progettazione di un piano di rete ciclabile portante, la ridefinizione degli spazi urbani, la diffusione all’interno delle aree urbane del meccanismo del road pricing e del park pricing, fino alla riduzione del parco auto circolante�.

malaria 170113

torna su


Registrati per inserire un commento.

I campi obbligatori sono contrassegnati con *
Nome
Cognome
Nickname*
Email*
Password*
Ripeti Password*
Invia


Accetto le condizioni sulla privacy (visualizza)


Oppure inserisci nickname e password per accedere


Nickname
Password
Hai dimenticato la password?
Invia