07/06/2014
Basta con le forniture asiatiche alla Honda Italia di Atessa: allarme delle RSU Uilm, che lamentano il ritardo delle consegne che metterebbe a rischio il piano di risanamento aziendale
Alla Honda i sacrifici dei lavoratori sono vanificati a causa dell’aggravio dei costi di produzione legati alle note vicende del mancato arrivo dei particolari provenienti dal sudest asiatico.
I ritardi di produzione, le fermate forzate e i costi lievitati stanno pregiudicando notevolmente il cammino verso il pareggio di bilancio previsto per il 2016.
Ricordiamo che il progetto New Honda Italy, siglato al Ministero dello Sviluppo Economico e condiviso con la stessa Propriet�, prevede la garanzia del lavoro e non la cassa integrazione �per i 355 dipendenti �e i 92 lavoratori stagionali.
Ci chiediamo, come possiamo raggiungere un pareggio di bilancio strettamente legato alla fatturazione, visto che le navi provenienti dall’Asia non riescono a consegnare i pezzi per assemblare le moto e l’alternativa del trasporto aereo � costosissimo?
Cara Propriet� Giapponese, siamo fermamente convinti di recuperare le perdite produttive, ma per la R.S.U. UILM non � giusto che devono essere i dipendenti a pagare le scelte logistico/organizzative che stanno danneggiando il futuro della Honda di Atessa e di tutti i lavoratori del territorio.
Pertanto, chiediamo un nuovo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico per ridefinire i termini dell’accordo e far slittare la scadenza del pareggio di bilancio.
� � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � �La R.S.U. della UILM UIL�
� � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � Honda Italia di Atessa (Ch)