Sei in: ATESSA -> ECONOMIA
Inserito da Antonio Calabrese
Calcio (Prima Categoria G...
real-draghi 2.jpg
Inserito da Antonio Calabrese
Calcio (Prima Categoria G...
VIANOVA-PERANO 3.jpg
Inserito da Antonio Calabrese
Calcio (Eccellenza): Citt...
casalbordino-celano 1.jpg

17/10/2013

Inserito da Rocco | 0 commenti
La UILM chiede 'chiarezza e verit� sui 23 licenziamenti alla ACS di Atessa'

Visto 2271 volte

COMMENTA

simply in 1710131

Riceviamo e pubblichiamo la nota emessa da Nicola Manzi, Segretario Provinciale della UILM di Chieti, in merito alla vicenda legata alla crisi dell'azienda ACS di Atessa e al licenziamento di 23 dipendenti.

Su ACS ora basta! Chiarezza e verit� sui 23 licenziamenti.

logo uilm 171013“L’ACS ha definitivamente spostato il lavoro destinato alla Sevel da Atessa a Cassino, concludendo cos� il progetto scellerato di lasciare senza lavoro 23 famiglie.

E’ vergognoso il modo subdolo in cui l’ACS ha pianificato e chiuso lo stabilimento, infatti sfruttando il lavoro svolto per la Isringhausen, fornitrice di Sevel, invece di investire in Val di Sangro ha utilizzato i guadagni per fare investimenti a Cassino e realizzare per la prima volta sul nostro territorio il furto del lavoro e dell’occupazione.

L’ACS il 23 luglio’13� aveva formalizzato la chiusura e dal 2 settembre lasciava tutti i dipendenti a casa, senza lavoro, garantendo loro la retribuzione in attesa del licenziamento, avendo gi� trasferito gli stampi e la produzione a Cassino.

Oggi sono tutti al capezzale dell’ACS con un ritrovato e tardivo interesse anche della politica, ma� la verit� � un’altra.

La brutta storia della vertenza ACS parte dal lontano 2010 quando veniva concessa la cassa integrazione straordinaria per un anno a fronte dell’impegno assunto dalla direzione aziendale presso la Provincia di Chieti di garantire l’occupazione e il rilancio dello stabilimento.

Nel 2011, mentre la Sevel aumentava il lavoro per l’indotto realizzando una produzione di circa 215.000 veicoli, l’ACS, incurante degli impegni presi e contro ogni logica industriale comunic� la chiusura dello stabilimento.

Contro questa grave e insensata decisione il 27 giugno ‘11 la Uilm di Chieti dichiar� immediatamente uno sciopero generale di 8 ore su tutta la provincia chiamando a raccolta i metalmeccanici, ma mentre noi scioperavamo per non far portare via il lavoro e inchiodare l’ACS alle proprie responsabilit�, la direzione aziendale si accordava con la sola Fiom Cgil per 2 anni di “Contratti di Solidariet� difensivi”.

Tutto questo � avvenuto nonostante gli appelli e la protesta della Uilm di Chieti e di tutti i sindaci del territorio al tempo capeggiati dal sindaco di Atessa Nicola Cicchitti.

Per 2 anni l’ACS e chi ha condiviso quel progetto scellerato hanno illuso i lavoratori, mentre utilizzavano gli ammortizzatori sociali, l’azienda continuava indisturbata a delocalizzare il lavoro e l’occupazione da Val di Sangro a Cassino.”

VERGOGNA!

Lanciano, 17 ottobre 2013.

Il segretario provinciale della Uilm di Chieti

Nicola Manzi

simply 1 171013simply 4b 1710131simply 6b 171013simply 12b 171013

torna su


Registrati per inserire un commento.

I campi obbligatori sono contrassegnati con *
Nome
Cognome
Nickname*
Email*
Password*
Ripeti Password*
Invia


Accetto le condizioni sulla privacy (visualizza)


Oppure inserisci nickname e password per accedere


Nickname
Password
Hai dimenticato la password?
Invia