08/02/2023
Comunicato Stampa
LA SCELTA dello spegnimento delle luci alle 5 del mattino, comprensibilmente disagevole nel periodo invernale, ha precisi motivi. Si tratta di una scelta -non leggera- che questa Amministrazione ha dovuto fare per fronteggiare il caroenergia. Il sacrificio, annunciato e motivato dall’aumento spropositato delle bollette, � stato spiegato e dettagliato in vari incontri pubblici, interviste, comunicati e avvisi di ogni genere. Due ore in meno, insieme con altre misure prese, non risolvono certo il problema, ma sono di aiuto.
IL PERIODO, in cui la misura di risparmio � stata applicata, � coinciso con il momento di maggiore aumento del costo dell’energia elettrica e di maggiore esigenza di illuminazione artificiale. Le ore da illuminare tra novembre e febbraio sono, infatti, pi� di 14 contro le 11 della media annuale. �
I MOTIVI di questa scelta sono chiari. Il Comune di Atessa ha visto crescere dell’87 % le proprie spese per la pubblica illuminazione. Cosa avremmo dovuto fare? Tagliare i servizi o aumentare le tasse per lasciare le luci accese pi� di 14 ore invece di 12? Abbiamo deciso di optare per qualche risparmio. Questo, a differenza del parlare a vanvera, si chiama scegliere e amministrare.
La scelta delle FASCE ORARIE, compatibili con l’operazione di risparmio, � stata fatta tenendo conto delle indicazioni del comitato per l’ordine e sicurezza della Provincia di Chieti, che il Prefetto dell’epoca ha istituito e diretto. Lo spegnimento delle luci in piena notte rappresenterebbe, questo s�, un pericolo per la sicurezza cittadina.
La FASE SPERIMENTALE dello spegnimento di due ore della pubblica illuminazione � stata, inizialmente, programmata dal 1� novembre al 31 dicembre 2022, cos� come comunicato in molteplici occasioni. Nonostante i vari e importanti aiuti del Governo nazionale, non sono stati coperti tutti gli aumenti ed � stato, pertanto, necessario proseguire provvisoriamente nella linea di risparmio.
LE MODIFICHE alle fasce orarie di illuminazione richiedono interventi manuali su tutti i quadri elettrici, circa 200, presenti sul territorio comunale perch� gli impianti sono datati e non centralizzati. Non � come accendere e spegnere l’interruttore della propria casa. Ogni modifica della programmazione richiede tempo ed ha un costo.
CONSIDERANDO, adesso, l’allungamento delle ore di luce naturale, e sulla base della preannunciata riduzione dei costi dell’energia, che dovrebbe essere certificata ufficialmente dall’ARERA (Autorit� di regolazione per energia reti e ambiente), pensiamo di ripristinare a breve l’orario crepuscolare.
I LAVORI. Avendo rilevato segnalazioni, e critiche strumentali, su lampioni accesi o spenti in fasce orarie anomale, ricordiamo -nuovamente- che queste anomalie dipendono da lavori di manutenzione per guasti da riparare. La rete � vecchia e i cavi spesso danneggiati. L’impegno al rinnovo della rete � stato concordato in un contratto, spalmato lungo 25 anni, stipulato con una ditta privata nel 2011. Al gestore del servizio abbiamo contestato, pi� volte, inadempienze contrattuali e il ritardo nell’efficientamento energetico. Prima di arrivare a un contenzioso vero e proprio, avremo venerd� 10 febbraio un nuovo incontro con i vertici della ditta, dopodich� decideremo il da farsi.
Questi sono i fatti. Il resto fa parte del solito chiacchiericcio e della solita propaganda faziosa, che nulla hanno a che fare con gli interessi di Atessa.