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03/03/2019

Inserito da Antonio Calabrese | 0 commenti
'Con le dimissioni salverebbero almeno la faccia': il Consigliere Fioriti attacca la Giunta Borrelli dopo le ultime vicende sull'Ospedale di Area Disagiata di Atessa

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bcc 030319

Si dovrebbe sempre avere il coraggio di dire le cose come stanno.

La campagna elettorale portata avanti anche sulle sorti dell’ospedale di Atessa, ha prodotto un risultato disastroso che, senza alcuna pretestuosit�, dovrebbe produrre una immediata ed irrevocabile dimissione dell’attuale Governo comunale.


Sugli ultimi sviluppi inerenti l’ospedale di Atessa non pu� – purtroppo – esserci alcuna giustificazione. Sindaco ed assessore hanno mentito, sapendo di mentire! Il MAU ha partecipato ad ogni tavolo negli ultimi cinque anni. Ha avanzato la proposta dell’ospedale di zona disagiata ed ha persino fatta una specie di inaugurazione, enfatizzando addirittura l’apertura di specializzazioni oltre richiesta e con funzionalit� immediata. Pertanto, oggi, non si pu� assolutamente affermare: ”SCUSATE, MA NOI NON CONTIAMO NULLA”!

fioriti 030319Su tale affermazione, poich� appare di una gravit� estrema, rimandiamo alla richiesta successiva che, a questo punto, appare quanto mai attuale, urgente e necessario per il bene di Atessa e dei suoi cittadini.

Il fatto imperdonabile che si rinfaccia al Sindaco di Atessa sull’ospedale � che era riuscito a convincere grandissima parte dei cittadini che questo, seppur di zona disagiata, era cosa fatta. Tale convinzione si � talmente radicata nell’animo dei cittadini che, a fronte di qualche nostra perplessit� in merito, siamo stati “brutalmente” zittiti ed accusati di voler remare contro, quando la salvezza dell’ospedale era cosa fatta a tutto merito della giunta governante.

ospedale 030319

Solo alla vigilia elettorale abbiamo saputo che, si’, mancava ancora qualche cosa. “Ma proprio per questo avremmo dovuto votare le liste collegate a Legnini per avere la certezza della salvezza assoluta dell’ospedale”.

Tale strategia � stata da noi sempre paventata, sino all’ultimo giorno di campagna elettorale perch� avevamo, da tempo, sospettato che si voleva giocare la carta dell’ospedale di Atessa per fini elettorali.

borrelli 030319Oggi, invece, allorquando i fatti ci danno ragione, la realt� ci dimostra che, nonostante i due brindisi natalizi che dovevano sancire il battesimo del nuovo ospedale, manca ancora qualcosa. Ma non solo.

La situazione finanziaria della regione Abruzzo � talmente rossa che fa legittimamente preoccupare sulle sorti del nostro nosocomio e sulla intera sanit� abruzzese. E questo aspetto, peraltro, � l’unico che viene tenuto in considerazione dal tavolo di monitoraggio Stato-regioni, per cui le prospettive future non sono assolutamente rosee come hanno cercato di far apparire.

Noi, � vero, resisteremo. La opposizione �si � fatta carico della proposta di ospedale di zona disagiata approvata, all’unanimit�, dal consiglio comunale del 6 novembre 2017, e cercher� in tutti i modi di portare a casa un buon risultato.

Ma � necessario che la gente conosca la verit�. Noi tutti abbiamo il diritto di conoscere come stanno le cose sulla sanit� abruzzese ed in specie sul nostro ospedale . In �questa direzione ci attiveremo afinch� venga tutto a galla , siano esse cose belle oppure cose brutte. Nel contempo non abbasseremo la guardia e non lasceremo nulla di intentato per salvare – sul serio – l’ospedale di Atessa. Un ospedale che, se deve essere considerato disagiato, come la proposta approvata, ha necessit� che venga riempito di contenuti ed essere in perfetta sinergia con la Hub da cui dipende, vale a dire Lanciano, per non fare la fine di Agnone , un ospedale disagiato, talmente disagiato da non avere nulla.

Ecco, il centro e le destre atessane, UNITE COME NON MAI, �agiranno nella direzione di ottenere quel che occorre ad Atessa senza alcun sotterfugio o falso sottinteso. Diremo la verit� sempre e comunque.

Pertanto, alla luce di quanto accertato oggi, sarebbe auspicabile un atto di umilt� da parte della giunta attuale; un atto che tenga conto dei guasti prodotti e soprattutto del giudizio inappellabile degli elettori che, a fronte del REFERENDUM voluto da loro stessi sul proprio operato� (candidare il pi� alto esponente del partito di maggioranza che governa la citt� non pu� che essere considerato un atto diretto a valutare la propria attivit� in questi venti mesi) hanno avuto il riscontro pi� negativo e devastante immaginabile, come testimonia inequivocabilmente il comunicato
ANPI, almeno nella parte in cui riconosce la certificazione del fallimento politico della Giunta attuale.

Ed a seguito del risultato ottenuto ci si aspetterebbe quell’atto dovuto, di umilt� e da galantuomini: rimettere il mandato nelle mani dell’elettorato cittadino per far s� che si realizzi un governo locale confacente con la vera volont� degli elettori.

Non andare in questa direzione, come sicuramente avverr�, significa soltanto l’inizio di una lunga agonia che porter� “NULLA” al nostro Paese che, al contrario, ha necessit� di risorgere, di vedere qualcosa, di assaporare novit� positive, di tornare ad essere una realt� eccellente, essendo un

Comune che potrebbe permettersi qualche cosa in pi� rispetto agli altri della stessa entit�.

Non a caso prendiamo a prestito le parole del senatore emerito Staniscia: “il fatto che mancano soldi sembra essere un pretesto per non realizzare servizi”… “I soldi bisogna trovarli”…. “Atessa � uno dei Comuni pi� ricchi della provincia”. Parole sante che riflettono una realt� palpabile e determinano la bocciatura di chi governa.


Se, poi, ancora si insiste sul fatto che non si riesce a far nulla per colpa degli amministratori precedenti, allora il problema diventa paranormale, perch� tale comportamento potrebbe essere giustificato per i primi due mesi, ma il perseverare sulla stessa strada dimostra solo e soltanto la assoluta incapacit� di superare il pur minimo ostacolo per realizzare opere e servizi a favore della cittadinanza.

� � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � �Carmine Fioriti

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