Comunicato

SOLIDARIETA’ E VICINANZA AD ANDREA, VITTYIMA DELLA CRIMINALITA’ DEL PERMISSIVISMO CARCERARIO

�

“”Caro Donato, appresa notizia di quanto occorso al collega in oggetto, Ti prego� farTi interprete dei sensi della solidariet� di "PROGETTO ATESSA" , quale gruppo politico in seno al Comune di Atessa di cui � originario Andrea, affinch�, oltre il Vostro, senta l'affetto e la vicinanza dei suoi concittadini in questo difficile momento.� Per quanto attiene all'episodio, inutile ribadire quello che abbiamo sempre condiviso, spinto e discusso in anni non sospetti, circa Il garantismo sfrenato che crea problemi alle persone, alla societ�, ai colleghi ed alla rieducazione!! Rinnovandoti, quindi, i sensi della mia stima, Ti prego di essere vicino al mio compaesano. Grazie. Carmine fioriti. gi� Segretario Generale SAP, consigliere di minoranza al comune di Atessa””.

�

Con questo messaggio, indirizzato al segretario generale del SAPPE, il Sindacato autonomo della polizia penitenziaria, �Carmine Fioriti, consigliere di minoranza al comune di Atessa, esprime i sensi della solidariet� senza limiti del proprio gruppo consiliare nei confronti di un concittadino, colpito dalla cieca violenza della criminalit� che si annida nelle carceri e che anni di permissivismo hanno aiutato a consolidarsi ed a e esprimersi nella maniera pi� brutale.

�

Andrea, un poliziotto penitenziario di 47 anni,� di Atessa, � rimasto ustionato da olio bollente che un detenuto gli ha lanciato contro durante il giro di controllo. E’ successo nel carcere di Sulmona nella sezione speciale dove si trovano i detenuti pi� pericolosi.

�

Come consigliere comunale� di Atessa, Carmine Fioriti�� esterna la propria� solidariet� e cercher� di� farlo fare dall’intero consiglio comunale come segno doveroso verso un figlio di Atessa, vittima del proprio dovere.� Ma come fondatore ed ex segretario generale del SAP ( il sindacato autonomo di polizia ) lo stesso non pu� che rimarcare ancora una volta le condizioni in cui agiscono gli agenti della polizia penitenziaria, ponendo l’accento sul fatto� che, da un po’ di tempo,� la regolamentazione carceraria � in mano ai detenuti che fanno il bello e cattivo tempo, in una rappresentazione drammatica che vede, il pi� delle volte, stranieri a dettar legge� nelle nostre carceri e detenuti con grossi problemi mentali a sguazzare nelle stesse aree.

�

Ad Andrea giunga, pertanto, la solidariet� del gruppo di Progetto Atessa e soprattutto quella di tutti i cittadini atessani che simpatizzano per la nostra azione e che di fronte ad una lesione in danno di un proprio figlio non possono che essere vicino allo stesso ed alla propria famiglia.

�

�

��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� ����������� Direttivo PROGETTO ATESSA

�