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18/05/2018

Inserito da Antonio Calabrese | 0 commenti
Progetto Atessa aderisce alla marcia ambientalista di domani, ma invita a controllare anche l'inquinamento delle fabbriche esistenti

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gla 180518

MANIFESTAZIONE ANTI INQUINAMENTO 19 MAGGIO 2018. NO A DI NIZIO ED ECORIDANIA SE ESSI IMPESTANO ED ATTENTANO ALLA SALUTE DELLA GENTE, MA CONTROLLIAMO TUTTI I GIORNI LE FABBRICHE ESISTENTI PERCHE’ LA QUALITA’ DELL’ARIA NELLA ZONA INDUSTRIALE NON SUPERI GLI STANDARD DI TOLLERANZA,� PREVISTI DAL LEGISLATORE IN� MATERIA, PER UNA ECONOMIA SVILUPPATA ED ECOSOSTENIBILE PER L’AMBIENTE , PER I CITTADINI E PER LE GENERAZIONI FUTURE!

logo progetto atessa 1805181PROGETTO ATESSA partecipa alla manifestazione di sabato 19 maggio 2018 con animo convinto contro ogni qualsivoglia forma di inquinamento della propria terra. Parimenti, ben conscio che le decisioni al riguardo si prenderanno nei Palazzi della Regione Abruzzo, non pu� non fare a meno di esternare la propria forte preoccupazione� in considerazione del modo con cui siamo sempre stati trattati in passato, alla faccia della volont� popolare, in tema di uffici ed ospedale.

P.A. partecipa, quindi, �con l’unico intento di salvaguardare a tutti i costi la salute dei cittadini di tutta la vallata del Sangro, contro ogni forma di inquinamento , da qualsiasi parte esso provenga.

A tal proposito coglie l’occasione per sollecitare un maggiore, assiduo e quotidiano controllo della qualit� dell’aria nella zona industriale� invitando i Sindaci, che oggi manifestano, ad attuare tutte le soluzioni� idonee , atte a tenere pulita l’aria ed a perseguire qualsiasi azione inquinante , poich� non sembra che, al momento, �la qualit� dell’aria nella zona interessata dalle industrie sia immune da� intrusioni di elementi pericolosi.

Per quanto riguarda le due aziende in contestazione, la DI NIZIO e la CIAF o ECORIDANIA, va detto che la prima assolutamente non merita alcuna menzione, dal momento che la sua funzionalit� costituirebbe una beffa ed una grandissima offesa alla citt� di Atessa, alla quale viene tolto� un ospedale come si deve, dopo ottocento anni, ritrovandosi �– si spera almeno – uno di zona disagiata, per essere sostituito da una discarica di rifiuti ospedalieri, di natura pericolosi, provenienti da tutta Italia. �Circa, invece, la Ecoridania, ex �Ciaf – nata come cooperativa rossa ai tempi della Stalingrado d’Abruzzo� - dal momento che l’area interessata insiste in zone vicinissime a centri abitati, non pu� assolutamente� consentirsi lo svolgere di funzioni come quelle della Ciaf. In un contesto del genere, per�,� dovrebbero, anche qui, �intervenire tutti i sindaci che hanno aderito alla manifestazione, affinch� si gettino le basi per una riconversione della stessa� in una struttura pi� eco-friendly che, invece di inquinare, assicuri posti di lavoro per lavorazioni ecosostenibili.

Quindi, nel ribadire il NO a qualsiasi forma di inquinamento nella zona industriale della Valle, P.A. si impegna a sollecitare gli organi competenti acch�, entro brevissimo tempo, si svolgano tutti gli accertamenti necessaria a stabilire la purezza dell’aria e soprattutto la vivibilit� della zona in questione, anche mediante comparazione, nel corso degli anni, delle varie malattie che si sono ivi manifestate.

La tutela della salute dei cittadini � un bene troppo prezioso per essere oggetto di eventuali strumentalizzazioni e �l’inquinamento va combattuto in tutte le direzioni con fatti e concretezza.

������������������������������������������������������������������������������������������������������ ����������������������������� IL DIRETTIVO

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