26/06/2015
Atessa, 25 giugno 2015
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Al� Signor� Presidente
della Regione Abruzzo
Dott. Luciano D’Alfonso
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Gent.mo Presidente,
resto esterrefatto e sconcertato nell’apprendere le Sue giustificazioni in merito all’esito della� risoluzione presentata dal gruppo di FI contenente le legittime richieste che l’Amministrazione� comunale, i cittadini� di Atessa �e l’intero personale� sanitario� avanzano� per l’Ospedale� San Camillo, risoluzione non discussa dopo oltre un mese e mezzo in Consiglio regionale marted� 23 u.s.
Si vuol fare apparire, la mia motivata e annunciata non partecipazione alla riunione dell’Agenzia Sanitaria Regionale di venerd� 19 giugno u.s. quale causa� e �motivo per non prendere in considerazione la risoluzione presentata dal gruppo di FI in Consiglio Regionale.
Tutto ci� dopo tre mesi di incontri, di Consigli Regionali e di mobilitazione dei cittadini, in un contesto che� mentre vedeva� l’assessore alla Sanit�, Paolucci� in un atteggiamento di chiusura� totale a tutte le� nostre richieste vedeva Lei, Presidente, operare con maestria politichese, lasciando� intravvedere qualche spiraglio di apertura a possibili soluzioni alternative, che nella sostanza si sono concretizzate� in una presa in giro per i cittadini e gli stessi amministratori locali di maggioranza e di minoranza.
Vorrei� che� mi si spiegasse a cosa sarebbe servita la mia presenza all’incontro del 19 u.s. nel corso� della� quale, con� profonda� e� indistinta� delusione dei partecipanti, (vedi articolo del “Centro” del 25 c.m.) � stata presentata,����� �per essere legittimata dall’Agenzia Sanitaria Regionale, una proposta che nella sostanza era stata gi� annunciata dall’assessore Paolucci nell’intervista rilasciata a AbruzzoWebTV e che � frutto delle scelte della Sua Giunta Regionale.
Avrei� dovuto� partecipare� ad� un� incontro di facciata per� legittimare� scelte �gi� operate e decise altrove!�
Oggi gli �atessani e �l’intero territorio sangrino hanno capito e ben compreso che � il Presidente D’Alfonso e la sua Giunta che �hanno deciso di chiudere l’attivit� chirurgica e quindi di conseguenza, l’Ospedale San Camillo.
La chiusura dell’Ospedale di Atessa non � frutto di scelte del passato, o di decisioni autonome del manager Zavattaro.
A tal proposito Le ricordo che a tutt’oggi vige ancora la programmazione sanitaria del Commissario ad acta “Chiodi” assunta con deliberazione n� 45/2010 del 05 agosto 2010 che prevede per l’Ospedale San Camillo di Atessa l’attivit� chirurgica con l’utilizzo delle tre sale operatorie nuovissime e tecnologicamente avanzate programmazione disattesa da Zavattaro e che Lei � tenuto a far rispettare.�
Caro Presidente, � Lei che non ha mantenuto gli impegni assunti il 5 maggio u.s. davanti a diversi consiglieri regionali di maggioranza e di minoranza, di invitare il Direttore Generale della ASL a “ripensare” il provvedimento assunto il 30 marzo u.s. e di farsi carico di organizzare un incontro con la presenza di Sua Eccellenza il Prefetto.
A conclusione di tutto ci� ritengo mortificante e offensivo il suo comportamento nei confronti di noi amministratori locali di un territorio, quale la Valle del Sangro, e di una citt�, che grazie alle lungimiranti scelte operate dalla� politica nel� passato, oggi determina la ricchezza dell’economia dell’ intera Regione Abruzzo.�
Quindi, ad un anno dal Suo insediamento in Regione ci ha fatto “dono“� della� chiusura dell’Ospedale, �speriamo che entro la fine della legislatura non ci delocalizzi anche la SEVEL dalla Val di Sangro.
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� � � � � � � � � � � � � � � � � Grazie Presidente �
� � � � � � � � � � � � � � � � �Il �Sindaco di Atessa
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