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22/01/2015

Inserito da Antonio Calabrese | 0 commenti
Sanit�: Ospedale Renzetti al collasso e San Camillo di Atessa sottoutilizzato. Il Comitato Spontaneo in difesa del territorio interroga la politica

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sangroservizi 220115

Riceviamo e pubblichiamo il seguente Comunicato Stampa del Comitato Spontaneo in difesa del territorio

ospedale atessa 220115Il comitato nasce per tutelare una realt� territoriale che abbraccia una vasta area che conta circa 100000 abitanti e dove � collocata la zona industriale pi� importante del centro sud che a livello regionale produce da sola il 33% del PIL. Il comitato ha raccolto 7000 firme in difesa dell'ospedale San Camillo di Atessa.

� Il comitato, alla luce di quanto accaduto sabato scorso presso l' ospedale Renzetti di Lanciano, dove una povera signora � deceduta su una barella in attesa di un posto letto in chirurgia, vuole puntualizzare alcune riflessioni:

1) Per quale motivo le sale operatorie di Atessa ( fiore all'occhiello della intera ASL ) e i reparti connessi, non possono svolgere pi� le normali attivit� che in passato hanno permesso al Renzetti di non arrivare al collasso e alle sciagurate conseguenze ?

2) Perch� i cittadini di questa parte d' Abruzzo hanno pi� difficolt� a raggiungere e usufruire dei servizi sanitari, mentre in altre zone nel giro di 10/15km� hanno 3 grandi ospedali pi� varie cliniche private ?

3) Visti i precedenti di questa regione, perch� la magistratura non comincia a valutare le ipotesi di responsabilit� da parte di politici e dirigenti ASL ?

4)� In clima di " Spending Review " perch� l' ospedale di Atessa � stato potenziato e messo in sicurezza con lavori pubblici eseguiti fino a pochi mesi fa ( pagati dai cittadini ) e adesso � inutilizzato ?

Il comitato non intende cavalcare la disgrazia della povera signora ma siamo altres� convinti che se si fossero rispettate le direttive previste dal piano sanitario regionale che prevede l'uso esclusivo del Renzetti per le urgenze e l'interventistica maggiore, mentre la chirurgia minore e i programmati ad Atessa, forse alla malcapitata Signora si sarebbe potuto dare� un’assistenza e una sistemazione pi� adeguata .

������������������������������� CHIEDIAMO AI POLITICI E AI DIRIGENTI ASL�

�DI� RIFLETTERE� sul fatto che la salute e l'assistenza sanitaria adeguata � un diritto di tutti i cittadini, indipendentemente dal luogo dove essi vivono. Chi paga le tasse non vuole trovare una barella ma un posto letto.... Almeno per morire dignitosamente

����������������������������������������������������������������������������������� Il Comitato


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