27/04/2020
Ha 93 anni ed � stato l’ospite pi� “anziano” ricoverato al Covid Hospital di Atessa. Non lo � pi� perch� da qualche giorno ha varcato la porta del “San Camillo”, accolto dall’abbraccio affettuoso della nipote, ed � tornato a casa, in un Comune dell’hinterland. E’ stato il paziente con l’et� pi� elevata tra i 42 trasferiti da Chieti ed � stato il primo a essere dimesso. A lui sono poi seguiti altri sei, tornati nel loro domicilio.�
�Siamo in attesa dell’ultimo tampone di controllo anche per altri - spiega Antonio Ferrante, responsabile del presidio - per i quali aspettiamo la guarigione virologica prima di restituirli alle cure delle loro famiglie. Altri, per�, sono in arrivo da Chieti, per cui la nostra struttura opera sempre a pieno regime, con l’occupazione di tutti i posti letto attivati�.�
L’et� media dei ricoverati ad Atessa � di circa 60 anni, mentre ha 35 anni la paziente pi� giovane, anch’essa in attesa di essere dimessa. All’arrivo, secondo quanto riferito dagli operatori, i pazienti si sono detti sorpresi di trovarsi in una struttura cos� accogliente, con stanze rinnovate anche negli arredi e con il comfort della televisione, che gi� ristabilisce una connessione con il mondo esterno. Se i malati possono avere anche un momento di svago con i programmi tv lo si deve alla generosit� del Rotary Club di Atessa e al presidente Adriano Spinelli, che hanno donato 16 televisori, recapitati alla vigilia dell’apertura del Covid Hospital, cos� da dare ai tecnici Asl il tempo di installarli e renderli fruibili fin dall’arrivo dei primi pazienti.�
All’interno del presidio, a quanto riferiscono gli operatori, l’atmosfera � di grande serenit�, grazie anche all’affabilit� del personale, definito da Ferrante disponibile, cordiale e molto professionale, che tiene vivo uno stretto canale di comunicazione con i familiari dei malati che chiedono notizie.
Al personale e ai ricoverati di Atessa non � mancato il pensiero solidale di tanti, privati e associazioni, che hanno effettuato donazioni, come gi� documentato nelle scorse settimane. E’ arrivata anche la Caritas Diocesana di Lanciano, con il Direttore Luigi Cuonzo, che ha acquistato dispositivi di protezione e materiali per la sanificazione.
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