05/12/2019
Se � corretto il documento pubblicato lo scorso 25 luglio (https://www.lacerbaonline.it/articoli/attualita/5060-ecco-la-nuova-rete-ospedaliera-promosso-il-san-massimo) e che riporta l’integrale proposta di riorganizzazione della intera rete ospedaliera, cos� come elaborata dall’attuale giunta regionale, ed inviato al Tavolo di monitoraggio romano, di cui l’ultimo documento dello scorso ottobre � una semplice integrazione, emergono interessanti elementi di riflessione e di conferma di quanto abbiamo sempre sostenuto. In particolare per Atessa viene reiterata e confermata l’istanza di riconoscimento di “ Presidio ospedaliero di area particolarmente disagiata”, cos� come gi� acclarata dal precedente governo regionale con la delibera di Giunta �dell’ottobre 2018. Nel ringraziare nuovamente anche l’attuale Giunta regionale di aver fatto comunque propria la nostra proposta, si riporta di seguito l’estratto di alcuni passaggi significativi del documento pubblicato e che confermerebbe quanto finora detto:
�“ La Regione Abruzzo ha approvato con il Decreto Commissariale n.79/2016 la riorganizzazione della rete ospedaliera in attuazione del Regolamento, di cui al Decreto del Ministro della Salute 2 aprile 2015 n.70, all’esito della valutazione positiva riscontrata nella riunione congiunta dei Ministeri della Salute e delle Economie e Finanze tenutasi il 19.07.2016.
Con Delibera di Giunta Regionale n.824 del 25 ottobre 2018, la regione ha dato seguito ad una parziale revisione della programmazione al fine di mettere in atto ulteriori processi di rifunzionalizzazione e integrazione del settore pubblico, con riferimento ai soli presidi ospedalieri di Atessa e Popoli, e a modifiche intervenute in sede di atti aziendali , nell’ambito delle indicazioni del DM 70/2015. Nella riunione dei Ministeri affiancanti del 15 novembre 2018, come ribadito nel verbale 9 aprile 2019, Tavolo e Comitato hanno richiesto un ulteriore documento di programmazione regionale da sottoporre a preventiva valutazione, in grado di recepire alcune indicazioni fornite………. Come emerso dalle analisi fino ad ora riportate, le condizioni orografiche, locali, sociali, produttive ed epidemiologiche del bacino di riferimento del P.O. di Atessa possono consentire la classificazione della struttura sanitaria di Atessa quale Presidio Ospedaliero di Area Disagiata, soprattutto in prospettiva della necessit� di un processo di accompagnamento alla riprogettazione della Rete Ospedaliera regionale, tale da garantire l’equit� nell’accesso anche per le comunit� pi� distanti, le quali possono ricevere assistenza in urgenza e in elezione a bassa complessit�.
In attuazione al paragrafo 9.2.2. del D.M. n. 70/2015 nei Presidi Ospedalieri in zone disagiate occorre garantire un’attivit� di Pronto Soccorso con la conseguente disponibilit� dei necessari servizi di supporto alla attivit� di medicina interna e chirurgia elettiva ridotta.
Il Ministero della Salute, con provvedimento n. DG PROGS0026331 del 23 settembre 2014, ha espresso alcuni chiarimenti sulla tipologia dei Presidi Ospedalieri delle zone particolarmente disagiate, che rendono coerenti tale classificazione con il P.O. di Atessa.”