Pescara�batte nettamente il Cus Jonico Taranto 63-46, piazzando un�break decisivo di 21-0 a cavallo dei primi due quarti e poi gestendo la gara nel secondo tempo.��Trascinati da un Andrea�Grosso determinante�in tutte le fasi di gioco, i biancorossi, pur con percentuali non pulitissime in attacco, confermano l'imbattibilit� casalinga e si proiettano�al meglio verso�l'ostica trasferta di gioved�,�quando�andranno a far visita all'Olimpia Matera.
Coach Salvemini deve fare i conti con le imperfette condizioni fisiche dei suoi�e sceglie un quintetto iniziale con Grosso e Bini ad affiancare i soliti Rajola, Pepe e Capitanelli. Taranto, dal canto suo, schiera Caldarola a dare supporto ai quattro titolarissimi Chiacig, Azzaro, Fioravanti e Procacci.
La gara inizia con gli attacchi che vanno molto meglio delle difese e, dopo una serie di tiri non contestati, le squadre si ritrovano sul punteggio di 8-10�dopo solo tre minuti e mezzo di gioco.�Coach Salvemini non ci sta e, nonostante il sostanziale equilibrio all'alba del match,�ferma il gioco�con�il primo timeout. L'asse pugliese Procacci-Chiacig pare�funzionare�bene e la gara sembra�proseguire svelta�(13-15), ma l'Amatori ritrova presto la sua proverbiale solidit� difensiva�e improvvisamente chiude i rubinetti agli ospiti, che non trovano pi� la via del canestro per dieci lunghi minuti.�Pescara,cos�, pu�mettere a segno il break�di 21-0�che decide la partita; questo parzialone�inizia con un gioco da tre punti di Matteo Bini e continua�nel segno di Simone Pepe che, pur non avendo le solite percentuali al tiro, mentre�si sacrifica con profitto sul play avversario mette quattro punti in fila con un tiro libero e con�la sua classica tripla in�uscita dai blocchi. Pelliccione chiude il quarto 23-15 e riapre il tempino successivo con lo stesso copione, segnando da una parte e difendendo dall'altra.�Taranto letteralmente non vede pi� il ferro�e intanto�subisce le penetrazioni di Grosso, i tiri di Di Donato e le sortite in contropiede di Pepe.
I pugliesi�rivedono la luce�solo con Chiacig, che mette un tiro�libero�a e poi�torna a segnare con un tiro dal campo a dieci minuti di distanza dal precedente. L'Amatori intanto�veleggia sul +20 (37-17; 39-19) anche se poi cala leggermente, forse fisiologicamente,�pagando questa rilassatezza con un'eccessiva imprecisione in attacco. Anche se un p� imprecisa in avanti, Pescara �continua a�subire pochissimo (soltanto altri�quattro punti,�tutti di�Sacchetti),�e�una cavalcata di Rajola sul filo della sirena fissa il 41-23 con cui le squadre vanno all'intervallo lungo.�
Il copione non cambia nel terzo tempino: l'Amatori non � spietata in attacco ma subisce poco o nulla dall'altra parte del campo;��la sfida principale si gioca�sotto le plance, con Capitanelli e Chiacig che a tratti monopolizzano�i giochi delle due squadre.�Pescara riesce comunque a trovare altri�punti importanti negli attacchi al ferro�di Pepe e dell'imprendibile Grosso (70% al tiro da due). Neanche qualche guaio ai lunghi biancorossi (Pelliccione che si carica di falli, Capitanelli che accusa un fastidio alla caviglia) cambia l'inerzia della partita, �che i ragazzi del Presidente Carlo Di Fabio conducono fino alla fine, concedendo anche�spazio ai�giovanissimi�Paoletti e Tagliamonte.
Soddisfatto a fine gara Coach Giorgio Salvemini: "credo che i primi due quarti siano stati i migliori della stagione: intensit� difensiva e� qualit� di gioco in attacco,�con la palla che si muoveva bene�e con un buoni giochi offensivi sia spalle a canestro sia dalla linea dei tre punti. Abbiamo difeso bene sulle situazioni�che avevamo�preparato e abbiamo fatto una gara di buon livello. Poi�abbiamo tirato un pochino i remi in barca, forse pensando un p�troppo alla partita di gioved�: � una cosa che non ci possiamo permettere ma, inconsciamente, forse,�qualcosa � potuto accadere nella nostra testa, anche alla luce di�qualche acciacco che ci trasciniamo�dietro. Oggi tutta la squadra si � espressa come vorremmo che facesse sempre".