14/03/2013
Ombrina mare: i misteri del Ministero.
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Documenti alla mano, Legambiente conferma:
�Il procedimento di Valutazione Impatto Ambientale risulta profondamente viziato�
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In gioco gran parte dei procedimenti riavviati nel 2012 su scala nazionale
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Pescara, 14 marzo 2013 – Legambiente ha incontrato il Ministero dello Sviluppo Economico e ha chiesto, e ottenuto, dal Ministero dell’Ambiente l’accesso agli atti su Ombrina mare.
I documenti in suo possesso dimostrano come il procedimento amministrativo volto al rilascio del decreto VIA e, pi� in generale, al permesso di ricerca di coltivazione, siano profondamente viziati in termini sia di forma sia di sostanza.
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Alla luce dei divieti introdotti dal “decreto Prestigiacomo”, il Ministero dell’Ambiente avrebbe dovuto, in questo come in altri casi nazionali, chiudere tutti i procedimenti in corso alla data della sua entrata in vigore. Averli considerati, invece, come sospesi, ha vanificato lo scopo che si sarebbe voluto raggiungere con il decreto legge e prova come il Ministero dell’Ambiente sia stato particolarmente “sensibile” ai desiderata delle compagnie petrolifere.
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�Questa conclusione � rafforzata dal parere che il Consiglio di Stato ha rilasciato a gennaio 2012, con il quale � stato chiarito inequivocabilmente il significato da attribuire ad alcune disposizioni contenute nel decreto Prestigiacomo – spiega Angelo Di Matteo, presidente di Legambiente Abruzzo – come, ad esempio, cosa debba intendersi per “aree marine e costiere protette”, per “titoli abilitativi” o per “provvedimenti di proroga” dei titoli rilasciati. A tal proposito, risulta singolare anche l’atteggiamento del Governo Monti, e in particolare del Ministro Passera, che, a soli quindici giorni dal parere del Consiglio di Stato che nei fatti poneva fine alla questione Ombrina Mare, ha ritenuto di modificare il decreto Prestigiacomo e le disposizioni in campo ambientale, sanando e riaprendo la procedura della Medoilgas senza dar seguito pienamente a quanto richiesto da Consiglio. Tutto questo potrebbe inficiare non solo la vicenda Ombrina mare, ma gran parte dei procedimenti riavviati nel 2012�.
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Queste argomentazioni saranno portate avanti da Legambiente in maniera dettagliata sabato 16 marzo 2013 nell’ambito della riunione del coordinamento nazionale NO TRIV che si svolger� nell’auditorium Petruzzi di Pescara a partire dalle 16,30.
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